Come pulire il fap in autostrada?

La riduzione delle emissioni inquinanti dei veicoli a motore è sempre stata al centro delle politiche europee a partire dal 1991, con i protocolli “Euro”.

Per il trattamento delle polveri sottili, che sono uno dei prodotti della combustione del gasolio e sono altamente inquinanti, è stato introdotto l’impiego del filtro antiparticolato che però necessita di manutenzione.

Per questo occorre rispondere alla domanda: come pulire il FAP in autostrada?

Come rigenerare il fap?

Il modo più efficace per la rigenerazione del fap è guidare mantenendo il motore attivo per il tempo necessario a ripristinare l’efficienza il filtro, seguendo le indicazioni fornite dal computer di bordo.

Se la spia si accende sul cruscotto alcuni modelli suggeriscono di non fermarsi fino a quando il ciclo non è completato. Altri chiedono l’ok prima di iniziare l’operazione, per essere sicuri di portarla a compimento.

Quando ciò accade conviene uscire su strade non congestionate dove è possibile mantenere una velocità costante, con marce basse per tenere alto il numero di giri per almeno 20 minuti.

La cosa migliore è guidare di tanto in tanto in autostrada a velocità superiori agli 80 km/h, dato che la temperatura del motore è abbastanza elevata e anche quella dei gas di scarico è sicuramente alta: basta poco per portare il filtro antiparticolato alle temperature di rigenerazione.

Cos’è il filtro antiparticolato?

Il filtro antiparticolato è l’elemento del sistema di depurazione dei gas di scarico delle auto diesel progettato per l’abbattimento delle polveri.

Anche se è stato introdotto su alcuni modelli Euro 4 (a partire dal 2006), è solo con i limiti più stringenti sul particolato imposti dalle Euro 5 (in vigore a partire dal 2009) che è diventato di fatto obbligatorio su ogni macchina di nuova immatricolazione.

Tale filtro trattiene le polveri sottili (cioè il particolato o PM10) che vengono prodotte da una maggiore presenza nei gas di scarico di idrocarburi incombusti (HC) e degli ossidi di azoto (NOx) derivanti dal gasolio.

Cos’è il particolato PM10?

Si tratta di una sostanza che è formata da particelle carboniose, dopo che queste che hanno assorbito dei composti di tipo organico caratterizzati da un’elevata massa molecolare.

Si forma a causa di molte attività umane, ma è soprattutto dagli scarichi delle auto che abbiamo imparato a conoscerlo.

Nelle auto tali particelle si generano all’interno del cilindro durante il processo di combustione dove, a causa dei bassi valori di ossigeno, una parte del combustibile si ossida solo parzialmente.

I trucchi dei meccanici per pulire il fap

Come è fatto il filtro antiparticolato?

I filtri antiparticolato sono stati inizialmente utilizzati con i motori diesel per rimuovere il particolato derivante dal gasolio (PM). In base alla tecnologia del motore e alle specificità dell’applicazione, è possibile utilizzare diverse tecnologie di filtraggio per ridurre le emissioni di particolato.

I filtri a flusso a parete rimuovono il particolato dallo scarico mediante filtrazione fisica utilizzando una struttura a nido d’ape simile a quello di un catalizzatore per emissioni ma con i canali bloccati alle estremità alterne.

Il gas di scarico è così costretto a fluire attraverso la porosità delle pareti tra i canali e il particolato si deposita su di esse sotto forma di fuliggine.

Tali filtri sono realizzati con materiali ceramici (cordierite, carburo di silicio o alluminio titano).

Dove si trova il filtro antiparticolato?

In genere è collocato nel collettore di scarico e a valle del catalizzatore ossidante.

Alcuni costruttori lo posizionano più vicino al propulsore. Sfruttando il maggior calore dei fumi, il filtro entrare prima in temperatura e brucia meglio le particelle.

Perché bisogna rigenerare il filtro fap?

Il flusso continuo di fuliggine nel filtro antiparticolato diesel si accumula e col passare del tempo ne può bloccare il funzionamento. È quindi necessario “rigenerare” le proprietà del filtro bruciando regolarmente il particolato raccolto.

Questa operazione avviene normalmente in automatico ogni 500-1000 km percorsi (a seconda dei modelli).

Le polveri vengono trasformate così in anidride carbonica e ossido di carbonio e per far rendere bene questa operazione occorre portare la temperatura del filtro oltre i 600°C e mantenerla per diversi minuti.

Cosa sono gli additivi fap?

Il Gruppo PSA (Peugeot e Citroen) ha introdotto un additivo a base di ossido di cerio e ferro (Cerina) che ha lo scopo di abbassare la temperatura alla quale normalmente avviene la rigenerazione da 650°C fino a 450°C.

Si innesca così con più facilità il processo di ossidazione delle particelle presenti nel filtro.

Nei modelli PSA è pertanto presente un serbatoio di cerina già riempito in uscita dalla fabbrica: questo additivo pulizia fap consente una percorrenza di 70-80.000 chilometri a seconda dei modelli.

Superato questo limite è necessario riempire di nuovo il serbatoio in officina.

Quando si accende la spia fap?

Il processo di auto rigenerazione è automatico, pertanto non ci si dovrebbe preoccupare di pulire il filtro antiparticolato.

Tuttavia in certe condizioni di percorrenze molto brevi o spesso in colonna nelle città in cui si viaggia sempre a passo d’uomo, il filtro potrebbe intasarsi senza avere la possibilità di rigenerarsi.

Questo perché il motore lavora spesso al minimo e a basso numero di giri e quindi tutto l’impianto di depurazione non raggiunge le temperature di esercizio necessarie per rigenerarsi (resta intorno ai 150°C).

Se la rigenerazione si attiva ogni volta senza essere portata a termine si può accendere una spia che segnala la necessità di proseguire la marcia fino al completamento dell’operazione. Solo al quel punto la spia si spegne.

Ci si può rendere conto di qualcosa che non va anche “sentendo” il motore (cali di prestazione, maggior consumo di carburante, perdita di potenza, ecc.).

Cosa succede se il fap è intasato?

Se si ignorano le avvertenze di filtro antiparticolato intasato si rischia che la vettura si blocchi o che il filtro stesso subisca rotture.

In tutti i casi solo l’intervento dell’officina potrà risolvere il fermo, dove viene attivata una rigenerazione forzata mediante l’uso del tester diagnostico.

Da quando è obbligatorio il filtro antiparticolato?

Il filtro antiparticolato è stato introdotto dalle case automobilistiche sulle vetture a gasolio sin dai primi anni duemila ma è stato reso obbligatorio a partire dalla direttiva Euro 5 del 2009.

Inoltre a partire dal 2018, con la Euro 6c che impone norme ancora più restringenti per polveri sottili e NOx, i costruttori lo devono installare anche sulle auto a benzina ad iniezione diretta: in questo caso si chiama GPF (Gasoline Particulate Filter).

Quando bloccano Euro 4 con FAP?

Il blocco delle Euro 4 diesel con FAP era previsto per l’inizio del 2021, ma a causa della pandemia è stato posticipato a ottobre 2022.

A Milano che è una delle città più critiche in fatto di emissioni sono già attivi blocchi ai motori a gasolio fino a Euro 4 senza FAP: l’obiettivo è che entro il 2030 circolino solo vetture GPL, a metano, elettriche e ibride.

I blocchi ai diesel euro 4 e successivi si prospettano graduali e progressivi.

Quali sono le autovetture Euro 4?

I veicoli Euro 4 sono quelli immatricolati tra il 1/01/2006 ed entro il 31/08/2009, per i quali è prevista la riduzione delle emissioni nocive rispetto agli standard precedenti.

Come si vede sul libretto di circolazione se l’auto diesel è Euro 4?

Per capire se la propria auto diesel è Euro 4 occorre controllare la carta di circolazione.

nel riquadro 2 al rigo V9 viene riportato il tipo di omologazione della vettura, specificando la Direttiva 2003/76 CE-B, oltre alla dicitura “Euro 4 con disp. antiparticolato”.

Come attivare rigenerazione forzata FAP?

Nel caso di segnalazione di filtro antiparticolato intasato ti chiederai come pulire il fap senza smontarlo.

Occorre rivolgersi in officina. Un tecnico specializzato effettuerà il collegamento del tester di diagnosi alla presa OBD, impartendo il comando di rigenerazione forzata alla centralina.