Gruppo sanguigno come saperlo?

Conoscere il proprio gruppo sanguigno è indispensabile.

Spesso può trattarsi di un aspetto salvavita.

Ad esempio, se abbiamo un incidente e perdiamo molto sangue, avremo bisogno di una trasfusione.

Per ricevere una trasfusione, occorre del sangue compatibile. E per conoscere qual è il sangue compatibile, serve conoscere il proprio gruppo sanguigno.

Ci sono diversi tipi di sangue. Alcuni sono donatori universali, altri accettori universali. 

In questo articolo cercheremo di dare una risposta a questa domanda: gruppo sanguigno, come saperlo?

Che cosa sono i gruppi sanguigni e il fattore Rh?

I globuli rossi non sono tutti uguali.

Ogni essere umano ha dei globuli rossi caratterizzati dalla presenza o l’assenza di alcuni antigeni sulla superficie dei globuli rossi.

Ma che cos’è un antigene?

Un antigene è una molecola che viene riconosciuta dall’organismo come estranea e innesca una reazione del sistema immunitario, che “si arma” per cercare di eliminarla.

Gli antigeni espressi sui globuli rossi determinano il gruppo sanguigno di ognuno di noi.

Esistono due antigeni principali, A e B, i quali determinano 4 gruppi sanguigni:

  • Gruppo A
  • Gruppo B
  • Gruppo AB (presenta entrambi gli antigeni)
  • Gruppo 0 (non presenta nessun antigene)

È presente inoltre un terzo antigene, scoperto più recentemente, chiamato fattore Rh (Rhesus).

In aggiunta agli antigeni principali, si valuta se il soggetto presenta o meno l’antigene Rhesus. La sua presenza viene indicata con Rh positivo, la sua assenza con Rh negativo.

La combinazione degli antigeni A e B con il fattore Rhesus determina un totale di 8 gruppi sanguigni esistenti:

  • Gruppo A positivo
  • Gruppo A negativo
  • Gruppo B positivo
  • Gruppo B negativo
  • Gruppo AB positivo
  • Gruppo AB negativo
  • Gruppo 0 positivo
  • Gruppo 0 negativo

Per abbreviare, i gruppi sanguigni possono anche essere indicati con le sigle 0+, 0-, A+, A-, B+, B-, AB+, AB-.

ALTRI ANTIGENI

La Società Internazionale delle Trasfusioni di Sangue riconosce 30 sistemi diversi di classificazione dei gruppi sanguigni, il che significa che molti tipi di antigeni sono espressi sulla membrana superficiale dei globuli rossi.

Diffusione dei gruppi sanguigni in Italia

I gruppi sanguigni non sono equamente distribuiti nella popolazione.

Ci sono dei gruppi sanguigni più diffusi di altri e la prevalenza varia in base alla regione geografica in esame.

Secondo una stima dell’organizzazione mondiale della sanità, in Italia il gruppo sanguigno 0 positivo è il più diffuso, mentre il gruppo sanguigno AB negativo è il meno diffuso.

Ecco la tabella completa della diffusione dei gruppi sanguigni in Italia:

  • 0+ (39%)
  • A+ (36%)
  • B+ (7,5%)
  • 0- (7%)
  • A- (6%)
  • AB+ (2,5%)
  • B – (1,5%)
  • AB- (0,5%)

Come sapere qual è il proprio gruppo sanguigno?

Conoscere il proprio gruppo sanguigno è molto semplice: basta un comune esame del sangue.

Prima di una trasfusione o di una donazione di sangue è indispensabile conoscere il proprio gruppo sanguigno, in modo tale da evitare incompatibilità che possono portare a serie conseguenze per la salute.

Anche un trapianto d’organo e di midollo osseo richiedono la conoscenza preventiva dei gruppi sanguigni sia del donatore che del ricevente.

CURIOSITA’

Si fa un gran parlare della “dieta dei gruppi sanguigni”, che propone alimenti consigliati o da evitare in base al proprio gruppo sanguigno. Tuttavia, si tratta più di una trovata commerciale in quanto la teoria non ha nessun riscontro scientifico.

Compatibilità dei gruppi sanguigni

Come abbiamo detto, ogni essere umano ha degli antigeni presenti sui globuli rossi.

Contro l’antigene che si possiede, il corpo non sviluppa gli anticorpi né una reazione immunitaria (altrimenti staremmo sempre male!).

Insomma: il corpo non reagisce contro gli antigeni che conosce.

Al contrario, l’attività del sistema immunitario si fa estremamente forte quando si tratta di combattere gli antigeni estranei.

Ecco perché esiste una compatibilità particolare tra i gruppi sanguigni.

Vediamo un paio di esempi per capire meglio:

  • Gruppo AB+

Il globuli rossi degli individui AB positivo hanno tutti gli antigeni: A, B, fattore Rh.

Il loro sistema immunitario è abituato a vederli e non li attacca. Quindi il gruppo AB+ può ricevere il sangue da tutti gli altri gruppi sanguigni.

Il gruppo sanguigno AB positivo è detto ricevitore universale.

  • Gruppo A+

I globuli rossi esprimono l’antigene A e il fattore Rh.

In caso di trasfusione, un individuo di gruppo sanguigno A+ può ricevere un gruppo A (sia positivo che negativo), sia dai gruppi 0 (positivo o negativo).

Se ricevesse del sangue di gruppo B, svilupperebbe gli anticorpi e andrebbe incontro a una reazione immunitaria importante.

  • Gruppo 0-

Non ha nessun antigene.

Non rischia di causare una reazione da mancata compatibilità. Può quindi donare a tutti gli altri gruppi sanguigni.

Il gruppo sanguigno 0 negativo è detto donatore universale.

Ora che abbiamo capito il concetto di compatibilità, ti lasciamo per completezza la tabella di tutte le varie compatibilità dei gruppi sanguigni:

  • A positivo può ricevere sangue di tipo A+, A-, O+, O-
  • A negativo può ricevere sangue di tipo A-, O-
  • B positivo può ricevere sangue di tipo B+, B-, O+, O-
  • B negativo può ricevere sangue di tipo B-, O-
  • AB positivo può ricevere sangue di tipo AB+, AB-, A+, A-, B+, B-, O+, O-
  • AB negativo può ricevere sangue di tipo AB-, A-, B-, O-
  • O positivo può ricevere sangue di tipo O+, O-
  • O negativo può ricevere sangue di tipo O-

Cosa determina il proprio gruppo sanguigno?

Il gruppo sanguigno viene determinato geneticamente.

Dipende dal gruppo sanguigno dei genitori, che può combinarsi in maniera varia per dare luogo al gruppo sanguigno del figlio.

Diamo un’occhiata alle possibili combinazioni dei genitori:

  • A + 0: il figlio sarà A o 0
  • B + 0: il figlio sarà B o 0
  • AB + 0: A o B
  • A + B: il figlio sarà A, B, AB o 0
  • AB + AB: A, B o AB

Gruppi sanguigni e gravidanza

Se la madre è Rh- ma il figlio è Rh+, il suo corpo potrebbe sviluppare anticorpi diretti contro i globuli rossi del feto.

Si può sviluppare una malattia chiamata anemia emolitica feto-neonatale la quale, nei casi più gravi, può portare alla morte intrauterina.

Si effettua quindi il test di Coombs che, con un esame del sangue, individua se sono presenti anticorpi anti-Rh o anti-D nel sangue della madre.

Analisi di laboratorio in auxologico

Per fare le analisi necessarie alla scoperta del proprio gruppo sanguigno è possibile rivolgersi nei punti di prelievo Auxologico.

È possibile effettuare oltre 1000 tipi di esami di sangue, urine e liquidi biologici.

ANTIGENE RHD

L’antigene RhD è una proteina di 417 amminoacidi, situata sulla membrana dei globuli rossi. È un mosaico composto da numerosi determinanti antigenici o epitopi, intendendo per “epitopo” una porzione di antigene in grado di reagire con una singola popolazione anticorpale specifica.


Fonti: