Cos’è lo spartano?

Molti libri, film e documentari parlano delle due più famose città dell’antica Grecia: Sparta e Atene.

La storia di queste città ha avuto una grande risonanza.

Ancora oggi, per esempio, usiamo l’aggettivo “spartano” nell’italiano moderno.

Ovviamente, nel suo primo significato questa parola si riferisce a qualcosa che ha a che fare con l’antica città di Sparta.

Ma si usa anche con un altro senso.

Perciò, cos’è lo spartano?

Perché si dice essere spartani?

Spartano significato: il primo significato di spartano è di Sparta, relativo a Sparta o nativo di Sparta.

Nella sua accezione più moderna, invece, spartano ha un significato figurato.

Indica qualcosa di rigido, severo, austero e minimalista.

Per fare un esempio, se si parla dell’arredamento spartano di una casa si intende dire che la casa è arredata in modo essenziale e austero, senza fronzoli, con funzionale semplicità.

Se invece si parla di un pasto spartano, si intende un pasto semplice, frugale e non elaborato.

Chi sono oggi gli spartani?

Anche se l’antica città di Sparta è andata distrutta, nel 1834 è stata riedificata la moderna città di Sparta.

Quindi si può dire che oggi gli spartani sono gli abitanti di questa nuova città.

La Sparta moderna sorge nel Peloponneso, in Grecia, nelle vicinanze della Sparta antica.

Di quest’ultima città rimangono solo pochi reperti archeologici, ma la sua storia e il suo mito continuano immutati.

La città moderna ha una popolazione di più di 35.000 persone.

Perché il governo spartano è definito oligarchico?

Per oligarchia si intende il governo di pochi, ovvero quando il potere politico di una città è in mano a poche persone.

L’antica Sparta era una monarchia, ma al potere c’erano due re in contemporanea, appartenenti a due diverse dinastie.

Aristotele e altri, comunque, ritenevano che Sparta fosse la più democratica delle città greche.

Il potere politico, infatti, in realtà non era gestito dai re, ma dall’assemblea degli Spartiati (i cittadini di grado sociale più alto), dagli efori e dalla gherusìa (una sorta di Senato).

Chi erano gli Spartiati e come vivevano?

Gli Spartiati erano la classe sociale più alta dell’antica Sparta, e discendevano dai Dori, che avevano assoggettato e conquistato l’area.

L’altra classe sociale, quella degli Iloti, non aveva valore in ambito politico e i suoi appartenenti erano trattati come schiavi.

Per essere considerati Spartiati, entrambi i genitori dovevano appartenere a questa classe.

Solo gli Iloti si occupavano di agricoltura e allevamento, mentre gli Spartiati erano tenuti a dedicarsi all’arte della guerra e ad altri rituali sociali e religiosi.

Già da quando aveva solo 6 anni, uno Spartiate doveva allenarsi duramente per diventare un coraggioso soldato spartano.

Con ogni probabilità non è mai esistita una guerriera spartana, ma le donne Spartiate avevano comunque un ruolo molto importante: erano infatti loro a occuparsi della gestione economica della casa e a sorvegliare e a gestire il lavoro degli iloti.

Domande correlate

Cosa facevano gli Spartiati?

Gli Spartiati maschi, fin da bambini venivano addestrati alla guerra con molto rigore e disciplina.

Oltre a combattere nel temuto esercito spartano, questi uomini partecipavano ad eventi politici e a rituali sociali e religiosi.

Le Spartiate femmine ricevevano un’istruzione altrettanto intensa e rigorosa, ma con finalità diverse.

Che significa il termine diarchia nella legislazione spartana?

Il termine diarchia significa che in uno stato il potere politico viene detenuto da due persone o da due gruppi di pari livello.

Secondo la legislazione spartana, infatti, sulla città regnavano contemporaneamente due re, appartenenti a due dinastie diverse: quella degli Agiadi e quella degli Euripontidi

A quale fine era indirizzato il sistema educativo spartano?

Il sistema educativo spartano era molto rigido e severo, e aveva l’obiettivo di formare gli eccellenti guerrieri spartani e le future madri di quei soldati.

La forza di Sparta stava tutta nel suo esercito, quindi anche l’educazione di un singolo guerriero spartano era fondamentale per creare un gruppo solido e invincibile.

Chi ha sconfitto gli Spartani?

In seguito alla guerra del Peloponneso, nel V secolo a.C., l’egemonia di Sparta si estese a tutta la penisola greca.

Ma la città non era affatto  in grado di mantenere sotto il proprio potere un territorio così vasto.

Affrontò in battaglia una coalizione di città, tra cui Tebe, Atene e Corinto.

Gli Spartani vennero sconfitti dai tebani nel IV secolo a.C.

Tebe assunse il controllo della città di Sparta, che in seguito si ritrovò costretta a firmare un trattato di pace (e, in effetti, di ubbidienza) con la nascente potenza macedone.

Come lottavano gli Spartani?

La guerra e l’addestramento militare erano estremamente importanti per i soldati spartani.

Venivano educati fin da bambini al rigore e alla disciplina.

L’esercito spartano era suddiviso in falangi, composte da fanti.

In seguito nell’esercito venne introdotta anche la cavalleria, ma principalmente con un ruolo di ricognizione e inseguimento.

Come vivevano le donne spartane?

Rispetto a tutte le altre donne greche di quel periodo, le donne spartane godevano di una certa libertà e autonomia.

Anche se non avevano poteri politici, venivano educate liberamente e all’aria aperta (non erano obbligate a restare quasi sempre soltanto insieme ad altre donne, come era in uso a quel tempo).

Non erano obbligate a fare le faccende di casa o ad occuparsi dei figli, ma potevano affidare questi compiti agli schiavi.

Potevano disporre degli schiavi e gestire a livello economico la casa autonomamente.

Potevano circolare liberamente insieme agli uomini, cosa impensabile in moltissime altre città.

Come si chiamavano gli antichi schiavi spartani?

Gli antichi schiavi spartani si chiamavano Iloti.

Gli appartenenti a questo ceto sociale vivevano in una condizione di vera e propria schiavitù, ma essendo numerosi dovevano essere costantemente tenuti sotto controllo per evitare rivolte.

Come venivano addestrati i bambini a Sparta?

A soli sei anni iniziava l’addestramento militare dei giovani spartani.

A sette anni dovevano lasciare la famiglia e vivere insieme ai loro coetanei.

Venivano insegnate loro varie discipline, tra cui canto, danza, lettura e scrittura.

Ma la maggior parte del tempo veniva dedicata all’esercizio fisico, alla lotta e all’addestramento militare.

Ai ragazzi spartani veniva insegnata l’importanza del coraggio, del rigore e della disciplina.

Chi sono gli Efori a Sparta?

Gli efori erano una importante carica politica dell’antica Sparta.

Ogni anno, l’assemblea degli Spartiati eleggeva cinque efori, che acquisivano grandi poteri decisionali.

Per esempio, potevano ordinare la mobilitazione dell’esercito, firmare trattati e rimuovere magistrati.

Ma il loro potere era legato a una importante condizione: i cinque membri del consiglio degli efori dovevano prendere le decisioni all’unanimità.

Come e con quali conseguenze finì la guerra del Peloponneso?

La guerra del Peloponneso terminò con la vittoria di Sparta, che diventò la potenza egemone della penisola greca.

Questo ebbe forti e gravi conseguenze su tutto il territorio.

Si può dire che l’intera Grecia si indebolì a causa di questo conflitto, e da qui le rivalità e le guerre civili tra le varie città (polis) si intensificarono.