Quali sono i versi del cavallo?

Da recenti studi compiuti sul tema del mondo equestre, emerge che i cavalli sono in grado di esprimere stati d’animo ed emozioni positive o negative, attraverso il loro linguaggio, principalmente tramite il nitrito.

In altre parole, il cavallo è un animale molto empatico, e studiarne il linguaggio è un’avventura affascinante!

È importantissimo conoscere ed interpretare i segnali comunicativi non linguistici che il cavallo usa per esprimere la propria disposizione nei confronti del proprio cavaliere e dell’ambiente in genere che lo circonda. 

Inoltre, instaurare un dialogo con il proprio cavallo è fondamentale per lo scambio tra padrone e animale e per conoscere il bagaglio emotivo di questo straordinario animale, in quanto senza comunicazione reciproca, non può nascere alcun rapporto tra il cavallo e il suo cavaliere.

Nel nostro articolo abbiamo quindi cercato di entrare nel mondo di questi splendidi animali, e di descrivere in dettaglio quali sono i versi del cavallo.

Cosa vuol dire quando un cavallo nitrisce?

Il cavallo emette un verso tipico, chiamato nitrito, che è un indicatore fondamentale di diverse sue possibili emozioni.

Il cavallo nitrisce infatti in diverse situazioni e per le più svariate ragioni: per esempio, potrebbe voler comunicare la sua presenza ai suoi simili, oppure segnalare un pericolo ad altri cavalli vicini o all’uomo, o ancora col nitrito potrebbe manifestare gioia per qualcuno che conosce ma che non vede da molto tempo.

Il cavallo insomma COMUNICA con il proprio nitrito e soprattutto si esprime e condivide un proprio stato d’animo; per questo è così importante saper interpretare i versi di un cavallo.

Per l’uomo, anche comunicare col cavallo attraverso la propria voce è molto importante perché è stato appurato che il cavallo ha i sensi molto sviluppati e oltre ad affidarsi alle proprie percezioni, riesce anche ad associare le parole a determinate azioni che deve compiere. 

Il nitrito del cavallo varia sia in base all’età, sia in base al sesso dell’animale, ed è diverso a seconda che si tratti di uno stallone, di una giumenta, o di un maschio castrone.

Lo stallone, ad esempio, ha un nitrito molto forte, acuto e rauco nello stesso tempo, mentre un cavallo maschio castrone ha un nitrito più armonioso e dolce. Le fattrici, cioè le cavalle usate per la riproduzione, hanno una tonalità acuta, dolce e armoniosa.

Il cavallo emette il proprio nitrito facendo vibrare le corde vocali, nella laringe e con le narici, riuscendo a modulare il suono con un timbro diverso a seconda delle emozioni che vuole manifestare, e molto spesso accompagnandolo con un movimento del corpo e della testa con cui riuscirà a comunicare con il mondo esterno. 

Dalle più recenti ricerche sui cavalli, è emerso che il cavallo comunica con due voci; esistono infatti due tipi di frequenze, che i cavalli riescono a modulare – decisamente un fenomeno piuttosto raro negli animali.

Queste due voci sono:

  • Il suono GO (acuto) con cui il cavallo esprime emozioni sia positive (quando il suono è breve) che negative (quando il suono è lungo)
  • Il suono FO (grave) con cui il cavallo manifesta uno stato di agitazione interiore

Il cavallo emette inoltre una straordinaria varietà di suoni caratteristici, che gli permettono di comunicare agevolmente con l’uomo:

  • Il Nitrito: varia in base alla tonalità e alla frequenza, e ve ne sono di diversi tipi (ad esempio di protesta, di difesa, di minaccia); spesso sono associati a movimenti del corpo o della testa dell’animale. Il nitrito ad alta intensità, ad esempio, è acuto, e viene usato dal cavallo che si trova nel box da solo e che vorrebbe un compagno vicino a sé.
  • Il nitrito di saluto: questo tipo di nitrito è basso e gutturale, con una leggera vibrazione. Può essere sentito dagli altri cavalli sino ad una distanza di 30 metri. Se accompagnato dalla testa tenuta bassa è interpretato come il segno di un saluto. Di norma viene accompagnato da uno sbuffo. 
  • Lo sbuffo: il cavallo sbuffa mandando fuori l’aria, tutte le volte che percepisce qualcosa che lo interessa o che per contro gli suscita timore. Lo sbuffo accompagnato dalla testa ritta e dalla coda rialzata si traduce in un segnale di avviso e di attenzione. Lo sbuffo pesante, accompagnato anche da un irrigidimento del corpo, segnala che il cavallo sta incontrando qualcosa di sospetto o che gli crea paura. Lo stesso atteggiamento lo si osserva anche quando incontra per la prima volta un altro cavallo. Infine, lo sbuffo del cavallo è anche un invito alla prudenza rivolto agli altri membri del branco. Inoltre i cavalli sbuffano anche per comunicare la propria posizione al resto dei compagni.
  • Il sospiro: il cavallo sospira – letteralmente – quando vuole esprimere la noia o la seccatura nel dover fare qualcosa, ad esempio quando viene sellato o quando deve ripetere lo stesso esercizio per molte volte. Se fatto tra cavalli, il sospiro indica un allentamento della tensione dopo un’azione o una situazione stressante.
  • Lo starnuto: è un segnale riservato dal cavallo ai propri simili, e che indica il proprio umore, oppure l’intenzione di cambiare andatura. Ad esempio, può capitare che un cavallo starnutisca subito prima di partire al galoppo.
  • Il soffio: il cavallo può soffiare in modi diversi. Il soffio è un suono che il cavallo emette tirando fuori l’aria dalle narici (froge). Di solito il soffio è corto e rauco e il cavallo lo emette a mo’ di ispezione, mentre osserva l’ambiente che lo circonda. Il soffio può essere emesso anche dal cavallo in modo aggressivo, ad esempio quando incontra altri cavalli. Se dopo un primo approccio i due cavalli diventano amici, li si potrà vedere correre tranquillamente insieme, mentre se non si gradiscono a vicenda, al soffio potrà far seguito una zampata a terra, quasi a voler rimarcare la distanza tra l’uno e l’altro.
  • Lo schiocco: se emesso a tonalità molto alta, lo schiocco è un segnale di allarme e di panico dell’animale, che si potrà constatare osservando i muscoli tesi, le narici dilatate al massimo e gli occhi sgranati. Può accadere di vedere il cavallo sudare per la paura. Se il cavallo si trova in queste condizioni, nulla può distrarlo e resta come paralizzato dal terrore. 
  • Il brontolio: si tratta di un suono con cui il cavallo manifesta il proprio disappunto o la propria contrarietà, come quando batte lo zoccolo a terra.

Come si chiama il verso della tigre?

La tigre è un grande felino, il cui nome scientifico è Panthera Tigris.

È l’unico che ama l’acqua e sa anche nuotare. 

La tigre bruisce (questo il nome del verso) e lo fa quando vuole attirare l’attenzione o quando vuole segnalare la propria presenza e posizione ai propri simili. 

La tigre bruisce anche per comunicare la propria ricettività sessuale, durante l’accoppiamento e in situazioni dove vuole intimidire e manifestare ostilità.

Come si chiama il verso della iena?

La iena maculata è nota anche con il nome di iena ridens, perché durante il corteggiamento emette un verso simile a una risata.

Le iene comunicano tra loro anche con altri suoni che però non sono udibili dall’uomo.