Quale suddivisione hanno i canti della musica popolare?

Per capire quale suddivisione hanno i canti della musica popolare è necessario conoscere le sue origini, dal momento che si tratta di un genere musicale nato dalle esigenze dei popoli. Infatti, la musica, come tutte le forme d’arte, nasce per esprimere un disagio, per celebrare feste o esaltare le emozioni delle persone, oltre a rilassare e permettere di scaricare le tensioni.

Che significa musica popolare?

Con il termine “musica popolare” si intende quel genere di musica nata dalle esigenze emotive di un popolo. Non a caso, questo genere di musica cambia in base alla zona in cui viene suonata. Alcuni tra gli esempi più lampanti sono la musica del Medio Oriente, quella greca e quella del Sud Italia. I popoli di queste tre zone hanno delle somiglianze tra di loro, eppure la loro musica differisce e se ne riesce a cogliere la provenienza solo ascoltandola.

La musica mediorientale è molto riconoscibile grazie alle percussioni e alla varietà immensa dei suoi ritmi. Quella greca ha dei ritmi più cadenzati e una tendenza più marcata a usare strumenti a corde. La musica del Sud Italia, invece, è più melodica, nonostante le somiglianze con le musiche sopracitate.
Un altro esempio di musica popolare è quella irlandese, spesso suonata con violini e, anche se meno di frequente, arpe.

Le caratteristiche principali della musica popolare sono:

  • Trasmissione orale. Prima dell’invenzione del pentagramma, la musica veniva tramandata oralmente, in quanto cantata in occasione di feste tradizionali da persone spesso analfabete, le quali, quindi, non erano in grado di trascriverle.
  • Relazione con il popolo che la tramanda. Spesso la musica popolare serve a esprimere un sentimento condiviso da una certa popolazione. Questo è il motivo per cui le musiche popolari variano in base alla zona. Per fare un esempio, la musica popolare francese è molto diversa da quella dell’Europa orientale per il vissuto differente che queste popolazioni portano sulle spalle.
  • Commemorazione storica e di periodi dell’anno. Spesso le canzoni popolari nascono da eventi storici o dalla celebrazione di determinate feste. Un esempio sono i canti di Natale e i cori degli Alpini.
  • Abitudinarietà. Per entrare a far parte della tradizione musicale di un popolo, un canto deve necessariamente essere stato eseguito per diverse generazioni nello stesso contesto.
  • Assenza di commercializzazione e copyright. L’ultima caratteristica, forse la più importante, è proprio questa: la canzone popolare non deve essere nata per il commercio e non gode del diritto d’autore. 

Come è nata la musica popolare?

La musica popolare, detta anche musica folk (da folklore), è nata in un periodo storico in cui non c’era la possibilità di tradurre in note le canzoni che venivano cantate. È molto probabile che abbia origini preistoriche, anche se alcune teorie ipotizzano che la musica folk sia un derivato dalla musica colta, adattato agli usi e costumi dei popoli che la cantavano e suonavano.

Come tutte le tradizioni, inizialmente si tramandava oralmente, in quanto i cantanti e i musicisti inizialmente erano per lo più analfabeti. Inoltre, non esisteva un linguaggio universale che traducesse la musica in segni scritti. Il pentagramma, infatti, fu inventato dai greci e subì molte variazioni prima di diventare il codice che conosciamo tutti.

Si pensa che, almeno inizialmente, la musica popolare servisse ad accompagnare il ritmo di lavori quali costruzione, semina e raccolta, in modo da distrarsi dai gesti ripetitivi e dalla fatica, ma anche a ottimizzare i tempi. Se così fosse, i canti di lavoro sarebbero un primo metodo di organizzazione. 

La musica folk rappresenta spesso anche un sentimento condiviso, come la nostalgia per la propria terra o la propria casa nel caso di migranti o soldati.

La musica popolare è legata anche agli eventi e alle feste. I canti di Natale sono un esempio lampante e molto famoso di tradizione musicale.

Un’altra evoluzione è stata la ninna nanna, da cantare ai bambini per addormentarli.

Quale strumento musicale caratterizza le canzoni tradizionali del centro sud Italia?

La musica tradizionale del Sud Italia deve le sue origini alle influenze arabe avute con l’invasione dei saraceni nel Medioevo. Come la musica araba, è tendenzialmente melodica e ritmata e viene suonata con strumenti quali: 

  • fisarmonica; 
  • ocarina; 
  • piffero;
  • mandolino;
  • scacciapensieri;
  • percussioni.

Un’altra caratteristica tipica della canzone del Sud Italia è la voce, elemento dominante della musica. Nell’Italia meridionale la voce gioca con le note, tramite vocalizzi (detti melismi) e toni anche molto alti. Spesso viene cantata da un solista e non contiene quasi mai delle strofe. Non ha, quindi, una struttura precisa come le canzoni tradizionali di altre culture o quelle commerciali.

Qual è la musica tradizionale italiana?

L’Italia ha dentro di sé troppe tradizioni per poter parlare di un’unica musica tradizionale italiana. Essendo stata, nel corso del tempo, un crocevia di popoli, la penisola ha diverse influenze e modi di pensare che si ripercuotono sulla cultura popolare e, di conseguenza, anche sulla musica.

Per esempio, le tradizioni musicali del Nord Italia sono influenzate dagli Stati che la circondano, quali Austria, Francia, Slovenia e Svizzera. Le musiche tradizionali sono melodiche, ma meno complesse rispetto a quelle del Sud Italia. 

Le tonalità usate sono quelle maggiori e sono i testi a raccontare quello che la canzone esprime. Spesso, infatti, le canzoni tradizionali dell’Italia settentrionale parlano di eventi, leggende e personaggi particolari, scegliendo un registro corale.

La struttura dei canti dell’Italia del Nord è molto schematica, infatti è composta da strofe e ritornelli, con ritmi fissi e senza troppi vocalizzi.

Gli strumenti usati più comunemente sono: 

  • armonica a bocca
  • organo
  • chitarra
  • violino
  • piffero

I canti del Sud Italia, invece, risentono maggiormente delle influenze arabe e greche date dalla colonizzazione di queste culture nel corso dei secoli.

Il ritmo delle musiche dell’Italia meridionale è molto complesso e melodico. Spesso esprime sentimenti di amore e passione, oppure malinconia e protesta.

Esiste anche un’altra area che ha una tradizione musicale a sé stante rispetto all’Italia settentrionale e meridionale: la Sardegna. Essendo un’isola fisicamente distante dall’Italia continentale, la sua musica tradizionale ha conservato caratteristiche molto antiche, quasi prive di influenze esterne. I due canoni secondo cui si esprime sono i cosiddetti mutu e mutettu, eseguiti con un assolo di voce accompagnato dalla chitarra.


Fonti: