Tutto quel che c’è da sapere sulla pittura acrilica

Si può stendere con una spatola, con un pennello, con tecnica a spruzzo tramite pistole per vernici oppure può essere diluita per un effetto acquarello. Stiamo parlando della pittura acrilica: il nostro compito per oggi sarà quello di scoprirne modalità d’uso e principali caratteristiche.

Prodotta tramite la combinazione di diverse polveri colorate, questa tecnica pittorica nasce intorno al 1950.

Continua nella lettura e scopri tutto quel che c’è da sapere sulla pittura acrilica.

A cosa serve la pittura acrilica?

Sostanzialmente il colore acrilico arriva dove la normale tempera non garantisce piena resistenza. I colori acrilici possono essere utilizzati su diverse tipologie di superficie, come il cartone, il compensato, la tela o il vetro.

La pittura acrilica non si presta soltanto a dipinti ma anche a decori di pareti, mobili e tessuti. La sua grande capacità di resistenza unita al relativo basso costo e alla rapida asciugatura la rende materiale ideale e largamente diffuso.

Che differenza c’è tra colori acrilici e a tempera?

Le principali differenze tra pittura acrilica e tempera sono tre: se la prima resiste all’acqua, vista la sua composizione chimica, la seconda è lavabile; secondo aspetto fondamentale La tempera impiega più tempo per l’asciugatura mentre per il colore acrilico sono necessari pochi minuti. Terzo riferimento la versatilità di utilizzo della pittura acrilica in contrasto con la scarsa predisposizione della tempera.

Possiamo dire allora che il colore acrilico ha solo pregi? Assolutamente no. Se quel che volete realizzare è una tecnica acquarello, l’acrilico certamente non è il materiale per voi.

Come è fatta la pittura acrilica?

La pittura acrilica è un particolare tipo di vernice, realizzata con pigmenti colorati mescolati a delle particolari resine, detti polimeri acrilici. Senza scendere troppo nei riferimenti chimici, si tratta di un composto particolare, di facile stesura e di rapidissima asciugatura.

Quando nasce la pittura acrilica?

La pittura acrilica nasce attorno al 1950, con tutta probabilità durante il risveglio industriale del secondo dopoguerra: si riprende la fabbricazione di oggetti d’arte e di design e la pittura acrilica risponde perfettamente alle diverse esigenze che ciascun materiale presenta.


Domande correlate

Come rendere più brillanti i colori acrilici?

Per rendere più vividi e brillanti i colori acrilici basta dare una mano di vernice trasparente: questo passaggio tenderà ad esaltare maggiormente la brillantezza del colore di partenza; inoltre permetterà una maggiore tenuta del fissaggio iniziale, nonostante l’acrilico sia quasi per definizione impermeabile.

Come rendere liquidi i colori acrilici?

Per rendere la pittura acrilica ben più fluida si può aggiungere del gesso alla miscela di acqua e colore preparata in partenza. Come lo si fa? Mescolandolo direttamente alla vernice aiutandoti con un pennello pulito; unico accorgimento, fare attenzione a non aggiungere in un secondo momento dell’altra acqua o un altro solvente: renderebbe l’acrilico davvero troppo fluido e difficile da maneggiare.

Come si diluiscono i colori acrilici?

Tra i solventi più diffusi sicuramente l’acquaragia (particolare miscela che deriva dalla distillazione del petrolio)  o della semplice acqua di rubinetto; tra le due la più diffusa e meno tossica è sicuramente l’acqua del rubinetto, ideale in situazioni di lavoro con bambini.

Dove si usa la vernice acrilica?

La vernice acrilica può essere utilizzata nelle situazioni più disparate: dal settore tessile al decoro di pareti, dalla stesura su legno al cartone, dal vetro al compensato. 

Come rendere impermeabile la tempera?

Quando si tratta di rendere più impermeabile e quindi ancora più resistente la tempera, dobbiamo procurarci una resina trasparente e una pasta indurente (entrambi si trovano tranquillamente in commercio). 

Primo step, dare una mano di resina; una volta asciutta, si passa con l’indurente. Trascorse 24h la tinta può definirsi impermeabile. 

Che vuol dire colori acrilici?

Questo nome fa riferimento a due elementi:  un composto di polveri colorate e della resina acrilica. Mischiati tra loro, i due componenti generano i colori acrilici, che si possono dividere in sottocategorie basate sul tipo di resina utilizzata, tipo di essicazione o tipologia di pigmento utilizzato.

A cosa servono le tempere?

Le tempere possono essere utilizzate per gli stessi motivi del colore acrilico, cambiano solo le condizioni e le modalità d’uso! Facilmente amalgamabili, con le tempere bastano davvero pochi colori per realizzare un buona composizione. Irrinunciabili il nero e il bianco, per effetti più chiari o più scuri.

Quanto costa la pittura acrilica?

Come per ogni prodotto la scelta è davvero vasta e di conseguenza si possono trovare diverse sottocategorie in commercio, adatte ad ogni tipo di tasca. Altra variante da considerare è sicuramente il formato: boccetti da 30 ml o latta da 1 litro? Per trovare l’offerta più congeniale basta confrontare i prezzi su vari siti, partendo da Amazon fino alla media e piccola distribuzione.

Come sciogliere la vernice indurita?

Se il tratto di vernice che vogliamo ammorbidire è relativamente recente e non troppo incrostata, si può provare con acqua calda e del detergente per piatti. Se la vernice invece risulta molto secca e polverosa si passa all’ alcol denaturato o all’acquaragia, che agiscono in maniera più diretta sugli oggetti, primi fra tutti i pennelli. 

Come mischiare acrilici pouring medium?

Scendiamo in dettagli tecnici per un secondo. Gli acrilici pouring medium sono delle particolari tinte acriliche utilizzate durante la colata di colore pouring painting, che vedremo tra poco. 

In questo caso si mescola un cucchiaino di colore a una tazzina di Liquitex Medium Pouring (liquido specifico). Ciò che conta è mescolare lentamente e delicatamente, per evitare le famose bolle d’aria.

Cosa serve per Fluid painting?

Conosci la fluid painting? Se la risposta è no, ti basta sapere che è una tecnica di pittura dove creatività, velocità e voglia di sperimentare sono i tre punti cardine. L’occorrente è il seguente: colori acrilici, contenitori, tela o base di realizzazione, prodotti fluidificanti e dell’acqua. Amalgama per bene acrilici, fluidificanti e acqua, ottieni una pittura super scorrevole e poi lasciati guidare dall’istinto, facendo colare a piacere i colori sulla tela o sulla base di appoggio che hai scelto.

Come si fa il pouring?

Il pouring o Acrylic Pouring potremmo definirlo come la versione più tranquilla del fluid painting: con questa tecnica più dolce, la vernice acrilica viene resa colabile e poi applicata sulla tela. Si lascia che i colori fluiscano l’uno nell’altro e che creino spontaneamente ritmi sinuosi ed effetti cromatici unici.

Come dipingere un modellino?

La pittura delle miniature può essere un hobby davvero affascinante e rilassante, l’unico problema è attrezzarsi con materiali idonei alla nostra pratica e disporre di tanta pazienza. 

L’argomento si snoda in diverse parentesi, tutte importanti. Per motivi di spazio non credo sia giusto limitarsi a due frasi striminzite, consiglio quindi di far affidamento a canali youtube dedicati che sapranno rispondere a tutte le domande!

Come fare le velature con i colori acrilici?

Prima di tutto spieghiamo che la velatura è uno strato sottile di colore , da cui emergono alcune tinte sottostanti. Per far sì che la velatura abbia origine si devono diluire molto gli acrilici, di base molto coprenti, aggiungendo abbondante acqua.

Come fissare i colori acrilici su plastica?

In questo caso il settore make up può venirti in aiuto. In che modo? Ricordandoti che, come sul viso si applica un primer che opacizzi e renda omogeneo l’incarnato, anche in questo caso abbiamo bisogno di ricorrere ad un particolare primer, che aiuti a far aderire la pittura alla superficie di plastica. Ci si può aiutare usando uno spray o un pennello. Fatto questo si può procedere con la mano di colore.

Come si usa il medium?

Innanzitutto spieghiamo che i medium sono dei prodotti di supporto per il colore acrilico, la loro funzione è quella di ampliare la gamma di sfumature all’interno di uno stesso colore, permettendo quindi diversi effetti ottici. I medium possono essere solidi o liquidi, pasta modellabile, fluido o gel.

Si mescolano al colore acrilico di base, prima che questo si stenda sul piano d’appoggio. 

Come è fatta la tempera?

Questo altro tipo di vernice si ottiene dall’unione di pigmenti in polvere mescolati ad un legante, ottenuto tramite emulsione in acqua. La parte di pigmenti è formata da un mix di colle animali, vegetali, amidi, parti d’uovo e diversi oli e resine. A seconda di come vengono combinate e con che legante vengono a contatto, si parla di diversi tipi di tempera.

Come si diluiscono i colori a tempera?

Le tempere si diluiscono semplicemente con l’acqua. Attenzione a non farne uso troppo abbondante, la tempera potrebbe risultare a quel punto troppo scivolosa e annacquata.

Come usare la tempera per dipingere?

I colori a tempera sono molto versatili, poco laboriosi e facili da utilizzare. Per utilizzarli nella maniera corretta basta scegliere diverse tonalità di colore da abbinare, fatto questo, svitare il tubetto senza paura e versare poco o abbondante prodotto su una tavolozza. Questo è il momento di aggiungere un poco d’acqua, normalmente poche gocce: si scalda il pennello sulla tavolozza e si procede con diverse pennellate.