Operatore giudiziario cosa fa?

Gli uffici dei tribunali, delle Corti d’appello  di qualsiasi altro ente legato all’amministrazione della giustizia, sono popolati da una gran varietà di figure lavorative, con professionalità e preparazione che spaziano dai livelli più semplici a quelli più specializzati e articolati.

Nel livello intermedio dell’organigramma troviamo la figura dell’operatore giudiziario con le sue molteplici mansioni che lo vedono a contatto con il pubblico oppure in ufficio, tra fascicoli, atti e documenti. 

Ma l’operatore giudiziario cosa fa nello specifico? E come si può arrivare a coprire questo ruolo? In questo articolo entreremo nei dettagli delle caratteristiche di questa tipologia di lavoratori dell’amministrazione della giustizia, illustrandone requisiti, modalità di accesso dall’esterno, competenze, orario di lavoro e trattamento economico.

Tutto sulla figura di operatore giudiziario: di cosa si occupa, stipendio, mansioni e cosa fare per diventarlo

Quella dell’operatore giudiziario è una figura professionale che presta la propria attività lavorativa all’interno dei tribunali e delle Corti d’Appello e degli enti legati all’attività del Ministero della Giustizia. È quindi un dipendente della Pubblica Amministrazione, e rientra nella seconda area funzionale dell’organigramma.

Nonostante appartenga alla stessa area di figure specializzate come quelle dei cancellieri, degli ufficiali giudiziari, degli assistenti informatici o linguistici, all’operatore giudiziario in realtà sono richieste capacità manuali, tecnico-operative e organizzative di tipo semplice. Di conseguenza, anche le mansioni che svolge nei settori di competenza, da quello tecnico a quello amministrativo, sono di livello medio-semplice.

Il trattamento retributivo di un operatore giudiziario è stabilito dal Contratto collettivo nazionale del personale nei Ministeri che prevede, per i lavoratori in Area II, fascia economica F1, uno stipendio base di 1.516,94 euro al lordo di trattenute e imposte.

A questo punto scatta la domanda: come si diventa operatore giudiziario? Essendo una figura lavorativa che opera nel settore pubblico, è ovvio che sia necessario superare un concorso. Tra i requisiti necessari per partecipare alla selezione nel bando per operatore giudiziario troviamo:

  • la cittadinanza italiana o di quella di un altro Stato membro dell’Unione Europea;
  • l’età non inferiore ai 18 anni;
  • il diploma di istruzione secondaria di primo grado, ossia la licenza media;
  • idoneità fisica per lo svolgimento delle mansioni richieste.

E dopo questa breve panoramica introduttiva, andiamo a vedere più nel dettaglio in cosa consiste l’attività lavorativa dell’operatore giudiziario.

Operatore giudiziario: funzione, compiti e competenze

La funzione dell’operatore giudiziario si può riassumere con la collaborazione per l’organizzazione generale del Tribunale, della Corte d’appello o altri enti dipendenti del Ministero della Giustizia dove presta servizio. 

Le sue competenze sono definite da un Decreto Ministeriale che è stato pubblicato il 9 novembre 2017, e che tratta la rimodulazione dei profili professionali non dirigenziali dell’Amministrazione Giudiziaria.

Prima di proseguire con le funzioni, i compiti e le competenze dell’operatore giudiziario, facciamo un piccolo passo indietro con una breve panoramica sull’organigramma del personale non dirigenziale dell’amministrazione Giudiziari.. A seconda dei profili professionali, il personale è suddiviso in tre diverse aree funzionali:

  • Prima Area funzionale: rientrano in questa categoria i lavoratori che svolgono attività ausiliarie e di supporto, denominati “Ausiliari”. Svolgono mansioni di livello semplice, appartengono alla fascia retributiva F1 e devono essere in possesso del diploma di scuola secondaria di primo grado (licenza media);
  • Seconda Area Funzionale: in questa categoria sono comprese molteplici figure professionali, con diverse mansioni, appartenenti a diverse fasce retributive della seconda area (da F1 a F3). Anche i  titoli di studio necessari per l’accesso dall’esterno sono diversi, si va dalla licenza media al diploma di istruzione secondaria. In questa area troviamo le figure dell’operatore giudiziario, assistente giudiziario, assistente tecnico e cancelliere esperto;
  • Terza Area funzionale: qui troviamo lavoratori con conoscenze teoriche e pratiche di alto livello, che hanno il compito di dirigere, coordinare e controllare attività di rilevante importanza e con formazione universitaria. I profili professionali sono quelli del Funzionario giudiziario, la nuova figura del Funzionario tecnico e infine quella del Direttore. I titoli di accesso per ricoprire questi ruoli sono quelli universitari, laurea triennale e/o magistrale.

Torniamo ora a vedere in dettaglio le competenze dell’operatore giudiziario, che sono molteplici e vanno dal lavoro d’ufficio ai rapporti con il pubblico. Tra queste troviamo:

  • l’attività di collaborazione tecnica o amministrativa;
  • l’attività di sorveglianza degli accessi per regolamentare e controllare il flusso del pubblico nelle aule del Tribunale;
  • l’attività di supporto nei vari uffici come le cancellerie nella gestione, riordino, classificazione e reperimento dei fascicoli giudiziari, atti o regolamenti;
  • la custodia, cura e tenuta dei documenti legati all’attività giudiziaria come i fascicoli e gli atti;
  • lo svolgimento di attività d’ufficio di tipo semplice;
  • la gestione dei dati tramite computer, sistemi informatici e software;
  • la vigilanza e la custodia dei beni e degli impianti, come ad esempio quelli di registrazione delle udienze, di Tribunale o Corte d’appello e di altri enti e luoghi del Ministero della Giustizia;
  • il supporto a figure professionali superiori, dal magistrato al cancelliere, nello svolgimento delle loro attività di digitalizzazione telematica di atti;
  • l’utilizzo di una postazione telefonica per i contatti con il pubblico o semplicemente tra i vari uffici all’interno della struttura;
  • l’inoltro delle comunicazioni al pubblico;
  • la chiamata delle udienze.

Quanto guadagna un operatore giudiziario?

E infine la fatidica domanda: tra competenze e responsabilità, qual è il trattamento economico medio degli operatori giudiziari e chi lo stabilisce? Innanzitutto lo stipendio di questi lavoratori è stabilito dal Contratto collettivo nazionale del personale nei Ministeri e inserito nella fascia economica F1 dell’Area II.

La cifra indicata ammonta a circa 1.516,94. Questo è un importo lordo, ossia comprensivo di quella parte destinata a essere versata nelle casse dello Stato a titolo di imposte e tributi vari. Ne consegue che lo stipendio medio di un operatore giudiziario si aggirerà sui 1.200 euro. 

E le ore lavorative settimanali? Come per gran parte dei lavoratori dell’amministrazione pubblica, il monte ore settimanale è fissato a 36 ore, distribuite su cinque giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì.

C’è la possibilità di raggiungere un trattamento economico migliore? Ovviamente sì e si ottiene quando si matura il diritto ad raggiungere posizioni superiori, fino alla fascia retributiva F6 dell’area funzionale nella quale rientra, ossia la seconda.