Che cos’è l’omissione di soccorso?

Nell’ordinamento italiano l’omissione di soccorso è un reato, previsto e disciplinato dall’articolo 593 del Codice penale.

Chi si trova di fronte a un soggetto in stato di abbandono o smarrimento morale o materiale, o a un minore di dieci anni, o a una persona incapace di provvedere a sé stessa, deve avvisare immediatamente le autorità competenti.

Se la persona appare inanimata o ferita, e in stato di pericolo, commette il reato non solo chi non avvisa l’autorità, ma anche chi non presta assistenza e si allontana. 

Questo vale ovviamente anche in caso di incidente stradale, dove il fatto di non prestare soccorso è severamente punito dalla legge. 

Ma andiamo ad approfondire meglio questo argomento, cercando di capire in dettaglio che cos’è l’omissione di soccorso.

Quando si può essere accusati di omissione di soccorso?

L’omissione di soccorso è un reato omissivo. Esiste infatti un obbligo attivo di intervenire per salvare qualcuno che si trova in stato di pericolo.

Pertanto ci si rende colpevoli di omissione di soccorso quando NON si interviene per salvare la persona bisognosa di aiuto.

Tutti i soggetti coinvolti possono essere accusati di omissione di soccorso: l’esempio classico è quello di un incidente stradale, in cui si ignora deliberatamente quanto sta accadendo. 

Questo significa che non è sufficiente una breve sosta per evitare di essere accusati di questo reato.

Che cos’è l’omissione di soccorso e quando diventa un’aggravante?

L’omissione di soccorso punisce il mancato intervento per assistere una persona abbandonata, smarrita e in stato di pericolo, non solo fisico.

Per questa condotta sono previste aggravanti – quando dal mancato intervento di assistenza o di aiuto derivano delle lesioni personali o la morte della persona che non è stata assistita. 

Come si chiama il reato in cui cade chi non presta aiuto?

Chi omette di dare il proprio aiuto a una persona minore di dieci anni, abbandonata, smarrita, inanimata o in stato di pericolo, commette il reato di omissione di soccorso, punito dall’articolo 593 del Codice penale.

L’esempio classico è quello di omissione di soccorso stradale, che infatti è specificamente previsto dall’articolo 189 del Codice della strada.

Questo articolo prevede i seguenti obblighi:

  • Obbligo di fermarsi in caso di incidente con danno alle cose 
  • Obbligo di fermarsi in caso di incidente con danno alle persone 
  • Obbligo di prestare assistenza alle persone ferite 
  • Obbligo di fornire le proprie generalità riferito ai conducenti.

Cosa si intende per omissione di soccorso?

Una persona abbandonata, smarrita, incapace o in pericolo DEVE ESSERE SOCCORSA, altrimenti si verifica l’omissione di soccorso.

Punendo questa condotta omissiva, il nostro ordinamento vuole tutelare i beni della vita e dell’incolumità fisica, creando un generale obbligo di assistenza reciproca per tutta la società.

L’omissione di soccorso e la diffamazione

L’omissione di soccorso e la diffamazione sono due reati disciplinati dal nostro ordinamento, rispettivamente agli articoli 593 e 595 del Codice penale.


Domande frequenti

Cosa succede in caso di omissione di soccorso stradale?

Non prestare assistenza a un ferito in caso di incidente stradale è un reato contro la persona ed è un comportamento disciplinato sia dal Codice della Strada che dal Codice penale.

In quanto reato, la legge prevede sanzioni piuttosto severe per i responsabili.

L’art. 189 comma 7 del codice della strada prevede la pena della reclusione da uno a tre anni, oltre che la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo che può andare da diciotto mesi a cinque anni.

Cosa succede se non si presta soccorso?

Se non ti fermi e presti la dovuta assistenza a una persona ferita a seguito di incidente stradale e in stato di pericolo, puoi essere condannato alla reclusione per un periodo che va sei a trentasei mesi, con possibilità di arresto immediato, e alla sospensione della patente di guida fino a tre anni.

Cosa si intende per esercizio abusivo della professione?

L’esercizio abusivo di una professione è un reato che ricorre quando un soggetto non è in possesso dei requisiti professionali richiesti per esercitare la professione stessa.

Pensiamo ad esempio al medico non laureato in medicina o che non ha conseguito la specializzazione, ma anche al geometra che si spaccia per architetto, e al legale, che pur essendo laureato in giurisprudenza, non ha conseguito l’abilitazione professionale all’esercizio della professione di avvocato, cioè non ha sostenuto l’esame di stato e dunque non risulta iscritto all’ordine degli Avvocati.  

Come soccorrere un ferito della strada?

Bisogna fare molta attenzione a soccorrere un ferito, per non rischiare, muovendolo, di peggiorare le sue condizioni o causargli altri traumi.

Se il ferito è cosciente, si può aiutarlo adagiando la testa del ferito contro la propria spalla e cercare di sostenerlo, in attesa dell’arrivo del soccorso.

Cosa fare quando si assiste ad un incidente stradale?

Chi si trova ad assistere a un incidente con dei feriti non può ripartire come nulla fosse, ma ha degli obblighi precisi.

Deve fermarsi, verificare lo stato dei feriti senza spostarli, avvisare immediatamente le autorità e rimanere sul posto, cercando di evitare ulteriori danni, ad esempio posizionando il triangolo, per avvisare dell’incidente chi circola sulla strada dove è avvenuto il sinistro

Che tipo di reato è l’omissione di soccorso?

L’omissione di soccorso è un reato omissivo, perché il nostro ordinamento punisce il mancato compimento di un’azione doverosa, come il fatto di fermarsi a prestare soccorso quando ci si trova di fronte a una persona ferita, a prescindere dalla gravità delle lesioni. 

Questo obbligo esiste per tutti, anche per chi non è direttamente coinvolto o non ha causato l’incidente, e questo perché il legislatore tutela la sicurezza degli individui.

Se l’incidente stradale ha provocato feriti o vittime, in caso di eventuale fuga del responsabile si configura il doppio reato: quello di fuga e quello di omissione di soccorso

Che cosa si deve fare se l’infortunato non risponde ma respira?

Se il ferito non è cosciente ma respira e presenta il battito cardiaco, occorrerà innanzitutto mantenere libere le vie aeree, ad esempio slacciandogli la cravatta, la cintura e tutto ciò che costituisce intralcio alla respirazione.

Occorrerà poi adagiarlo su un fianco, in posizione laterale di sicurezza.

Chi è che commette un’omissione di soccorso?

Il nostro Codice penale pone sullo stesso piano chi commette il reato e chi – pur potendo intervenire – non lo fa. 

Ma è il Codice della Strada che disciplina e regola il comportamento di tutti gli utenti della strada, compreso chi si ritrova coinvolto in un incidente stradale.

In questo caso, chiunque non osserva l’obbligo di prestare l’assistenza occorrente alle persone ferite, è punito dalla legge con la reclusione.

Quando è che una persona è colpevole di omissione di soccorso secondo l’art 593 del Codice penale?

L’obbligo di soccorrere una persona ferita non riguarda solamente coloro che si sono trovati direttamente coinvolti in un incidente stradale, o che lo hanno causato, ma anche chi si trovi casualmente di fronte alla scena. 

Per esempio i passanti, che sono tenuti a chiamare i soccorsi e aspettare che questi intervengano per prestare le cure necessarie e procedere di conseguenza.

È colpevole di mancato soccorso CHIUNQUE non soccorra un soggetto incapace, o che si trova in pericolo, smarrito o in stato di abbandono.

Quali sono le sentenze penali inappellabili?

In generale, ogni sentenza di condanna è appellabile dalle parti e dal Pubblico Ministero. Vi sono tuttavia delle eccezioni, vediamo quali:

  • sono inappellabili tutte quelle sentenze di condanna in forza delle quali è stata applicata la sola pena dell’ammenda
  • sono inappellabili le sentenze di condanna che sono frutto di patteggiamento delle parti 
  • per il solo PM, sono inappellabili le sentenze di condanna pronunciate al termine del rito abbreviato, tranne i casi in cui il giudice abbia modificato il titolo di reato.

In quale forma va presentata la querela?

La querela può essere presentata personalmente o tramite procura speciale, all’autorità giudiziaria italiana, alla polizia giudiziaria o a un agente consolare all’estero.

Può essere scritta o orale

In caso di querela scritta, la querela deve contenere la descrizione del fatto e deve essere sottoscritta da chi la sporge, vale a dire il querelante o il suo procuratore speciale.

Quando non è obbligatorio soccorrere un ferito della strada?

Soccorrere un ferito della strada è un dovere imposto sia dal Codice penale che dal Codice della strada, per aiutare la persona ferita e limitare i danni.

Ma la legge stabilisce anche che non è obbligatorio soccorrere un ferito della strada, se per fare questo si mette a repentaglio la propria sicurezza; inoltre, quando il ferito è già assistito da altre persone, come ad esempio passanti o personale medico. 

Quando un ferito della strada è in stato di incoscienza?

Purtroppo può succedere di imbattersi in un incidente stradale e dover affrontare la presenza di un ferito in stato di incoscienza, a cui dare un primo soccorso.

Un ferito della strada è in stato di incoscienza quando:

  • non reagisce a nessuno stimolo, neanche il più semplice
  • non si muove e non esegue nessun movimento
  • non è in grado di rispondere ad una domanda

Occorre quindi verificare se respira e vigilare sulle sue condizioni fino all’arrivo del personale medico.

Cosa fare e quali sono le prime manovre da effettuare con un ferito?

Nel caso ti capiti di assistere a un incidente stradale ci sono cose da fare e cose da evitare.

In primo luogo è necessario chiamare subito i soccorsi, cercando di dare più dettagli possibile e descrivendo la situazione.

Poi occorre mettere in sicurezza il luogo, con il classico triangolo che avvisa del pericolo.

Per quanto riguarda i feriti, ricorda che PRIMA di spostarli o effettuare qualunque manovra, occorre accertarsi che le eventuali ferite siano lievi; se infatti ci fossero feriti gravi, spostarli potrebbe aggravare la situazione, causando traumi che possono peggiorare la situazione.

Se il ferito è privo di conoscenza ma con presenza di battito cardiaco, bisogna metterlo in “posizione laterale di sicurezza”, cioè a terra, allentando tutto ciò che può costituire ostacolo al respiro, posizionando la persona ferita di lato, ripiegando la gamba superiore e facendogli distendere in orizzontale il braccio che si trova sotto il corpo.

La testa andrà reclinata all’indietro per favorire la respirazione, mantenendo la bocca aperta e rivolta verso terra per facilitare la fuoriuscita di eventuali liquidi.

Cosa si intende per “abusivo”?

“Abusivo” è colui che esercita una professione senza essere iscritto all’albo o senza essere stato abilitato, chi non ha conseguito il titolo di studio richiesto, oppure il diplomato o laureato e/o abilitato in un altro Paese, ma in possesso di un titolo non riconosciuto dallo Stato italiano.

Quali conseguenze comporta l’esercizio abusivo della professione?

Per esercitare una professione, specie se particolarmente qualificata, la legge italiana prevede una speciale abilitazione, ad esempio l’iscrizione ad un determinato albo professionale.

Chi esercita la professione abusivamente, cioè senza possedere i requisiti richiesti dalla legge, commette un vero e proprio reato e incorre nella sanzione del carcere da sei mesi a tre anni, e viene condannato al pagamento di una multa piuttosto salata, che può andare da 10.000 a 50.000 euro.

Cosa si intende per “oltraggio a pubblico ufficiale”?

La norma è contenuta nell’articolo 341 bis del Codice penale e tutela l’onore ed il decoro del pubblico ufficiale.

Essa stabilisce infatti che “Chiunque, in luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza di più persone, offende l’onore ed il prestigio di un pubblico ufficiale mentre compie un atto d’ufficio ed a causa o nell’esercizio delle sue funzioni è punito con la reclusione fino a tre anni”.

Cosa significa prestare soccorso?

Il soccorso è l’aiuto o l’assistenza che vengono prestati a chi ne ha bisogno o si trova in stato di pericolo.

Che cosa sono il reato di fuga e l’omissione di assistenza?

L’art. 189 del Codice della Strada dispone che chi provoca un incidente stradale con feriti e in seguito NON si ferma o fugge, risponde del reato di fuga dopo un incidente.

Se chi fugge non presta l’assistenza al ferito, risponde anche del reato di omissione di soccorso.

Si tratta di due ipotesi di reato distinte ed il soggetto può essere chiamato a rispondere per entrambi i reati.

Cosa succede a chi non si ferma dopo un incidente stradale?

La fuga dopo un incidente stradale ha conseguenze legali, che naturalmente sono diverse se i danni sono solo alle auto o anche alle persone.

  • Se l’incidente è senza feriti, non fermarsi avrà conseguenze solo amministrative, cioè si dovrà pagare una multa, il cui importo può variare; se però il danno procurato è grave, si può essere obbligati a sottoporre la propria auto a revisione e può esserci la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.
  • Se nell’incidente sono coinvolti feriti, c’è l’obbligo di fermarsi e chi non lo fa può essere accusato del reato di fuga, punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la sospensione della patente di guida da 1 a 3 anni. 

Nel codice della strada è inoltre previsto l’obbligo, per qualsiasi automobilista coinvolto nel sinistro, di prestare soccorso alle persone ferite e bisognose, a prescindere dalle proprie responsabilità.

Quindi chiunque non presta l’assistenza occorrente alle persone ferite, è punito con la reclusione da un anno a tre anni e con la sospensione della patente di guida per un periodo che può andare dai diciotto mesi ai cinque anni.

Stessa cosa è prevista anche dal Codice penale, in quanto l’omissione di soccorso è un reato vero e proprio.