Impiccare con una corda d’oro?

Nel 2002 ebbe un enorme successo di pubblico una canzone italiana intitolata Geordie e prodotta da Gabry Ponte.

Questa canzone rivisitava in chiave dance un grande successo del 1966 di Fabrizio de André.

Chi la ascolta, non può di certo dimenticarne il ritornello, che recita: “Impiccheranno Geordie con una corda d’oro; è un privilegio raro”.

Ma da cosa derivano il testo e le sonorità di questa canzone?

E a cosa fa riferimento l’espressione: impiccare con una corda d’oro?

Cosa insegna la ballata di Geordie?

Geordie è una ballata britannica composta verso il XVI secolo.

Racconta la storia di una giovane disperata perché il suo amato, Geordie, è stato condannato a morte.

Il ragazzo verrà impiccato con una corda d’oro (un grande privilegio, in realtà) perché ha rubato qualcosa che apparteneva al re.

Nelle versioni più antiche, questa ballata aveva anche un lieto fine: la ragazza riusciva a salvare la vita a Geordie pagando un riscatto.

Ad oggi, però, questo lieto fine non viene più narrato, e la ragazza non riesce a salvare la vita all’amato.

Quindi, a seconda della versione, la ballata di Geordie insegna o che l’amore può salvare la vita, oppure che la giustizia si abbatte su tutti gli uomini, indipendentemente da quanto siano amati.

Quanti cervi rubò Geordie?

Nel testo inglese della ballata originale, Geordie viene condannato perché ha rubato sedici cervi del re e li ha rivenduti in Boemia.

Nella canzone di De André (ripresa poi da Gabry Ponte), invece, si dice che Geordie ha rubato sei cervi nel parco del re.

Forse questa differenza è stata dettata da esigenze di metrica.

Comunque, anche della ballata inglese originale esistono alcune versioni diverse.

A seconda delle versioni, Geordie viene impiccato con una corda d’oro o perché ha commesso un omicidio, o per una sua ribellione o per il più noto furto di animali del re (a volte cervi, altre cavalli).

Chi era Giordi?

Geordie è il protagonista di una famosa ballata britannica composta intorno al XVI secolo.

Questa canzone potrebbe anche avere un fondamento storico.

Secondo alcuni, infatti, la storia Geordie potrebbe riferirsi a quanto successo a George Gordon, marchese e conte di Huntly.

George Gordon, a quanto pare, venne condannato a morte perché si era ribellato al re di Scozia Giacomo VI.

Ma la famiglia riuscì a intercedere a suo favore, e pagando un riscatto riuscì a impedire che George finisse appeso a una corda impiccato

Quando è stata scritta Geordie?

La ballata originale di Geordie risale a centinaia di anni fa, per la precisione al XVI secolo.

Si tratta di una ballata britannica, e varie versioni di quest’opera fanno tuttora parte della tradizione musical folk di Scozia, Inghilterra, Irlanda, Stati Uniti e Canada.


Domande correlate

Cosa vuol dire essere Geordie?

Essere un Geordie significa essere una persona originaria o un abitante del Tyneside, una zona a nord dell’Inghilterra.

La parola Geordie indica anche il dialetto che parlano le persone di questa zona.

Cosa è successo a Lord Randal?

Nella ballata che narra la sua storia, Lord Randal racconta a sua madre di essere appena tornato da una battuta di caccia.

La madre fa al figlio alcune domande, perché preoccupata dalla sua improvvisa stanchezza, e capisce che il povero Lord Randal è stato avvelenato.

Ad avvelenarlo è stata la sua amata, e con le sue ultime parole Lord Randal le augura di finire all’inferno per questo.

Dove è ambientata la ballata Lord Randal?

La ballata di Lord Randal, nella sua versione originale, è una ballata scozzese.

Quindi i tragici avvenimenti di cui parla a quanto pare si verificano nei boschi e nei borghi della Scozia.

Ma dato il tema poco comune nella musica medievale inglese (l’avvelenamento), alcuni hanno avanzato l’ipotesi che in realtà la ballata di Lord Randal sia ambientata molto lontano dalla Gran Bretagna, forse persino in Italia.

Dove è ambientata Lord Randal?

Lord Randal racconta la tragica fine dell’omonimo protagonista.

L’uomo rientra nella casa di famiglia dopo una battuta di caccia.

Rientrando, ha incontrato la donna di cui è innamorato, che gli ha offerto da mangiare.

Dopo aver mangiato, l’uomo avverte una strana stanchezza.

I suoi animali, con cui ha condiviso il pasto, si accasciano a terra e muoiono.

Una volta raggiunto la madra, Lord Randal le chiede di preparargli il letto perché si sente mancare.

La donna capisce cos’è accaduto, e comprende cosa è successo.

In punto di morte, Lord Randal fa una specie di testamento, e augura alla sua assassina di finire all’inferno.

Che cos’è la ballata in inglese?

La ballata inglese è un componimento poetico di solito composto in lingua semplice.

Spesso le ballate venivano musicate e cantate, e risalgono al periodo medievale.

Nonostante il linguaggio semplice, le ballate erano apprezzate sia dalla gente comune che dai nobili.

Le ballate in genere narravano le gesta di nobili cavalieri, di fuorilegge, di dame e di avventure emozionanti. 

Come vengono classificate le ballate?

Generalmente le ballate europee vengono classificate in tre grandi gruppi:

  •  tradizionali
  • di strada
  • letterarie

Per le ballate americane, invece, la classificazione è differente. Si diversificano infatti in ballate derivate da versioni europee, in canzoni inglesi/irlandesi e in ballate originali americane.

Quali sono i temi tipici delle ballate medievali?

I temi tipici delle ballate medievali sono l’avventura, l’amore, la morte e il sovrannaturale.

Molte ballate raccontano eventi tragici, o comunque che terminano con un omicidio.

Alcuni componimenti fanno riferimento a eventi reali, magari alle mitiche gesta di qualche fuorilegge.

Altri, invece, non sono basati su fatti reali ma su figure leggendarie e inventate.

Molte delle antiche ballate medievali hanno superato la prova del tempo e vengono suonate e cantate ancora oggi.

Dove sono apparse le ballate medievali?

Le ballate medievali ebbero un notevole successo tra il XIV e il XVI secolo.

Molte ballate appartengono alla cultura popolare inglese e scozzere, ma questi componimenti si svilupparono anche in altre zone dell’Europa, dell’Australia e dell’Africa.

A fine Ottocento e inizio Novecento composizioni poetiche ispirate alle ballate più antiche furono riportate in auge anche da famosi poeti italiani (come Carducci, Pascoli e D’Annunzio).

Tra le ballate italiane più significative non si possono non nominare le opere di Guido Cavalcanti.