Qual è la differenza tra vetreria graduata e tarata?

La categoria di prodotto denominata vetreria tarata e graduata include tutti quegli strumenti di laboratorio progettati per misurare con precisione e accuratezza il volume di un liquido.

Molti si chiedono: qual è la differenza tra vetreria graduata e tarata?

La vetreria graduata riporta una scalda di misura che consente di identificare con precisione molteplici quantità di liquido.

Quella tarata riporta invece stampato sulla superficie un determinato volume fisso, indicato da una tacca di taratura sul collo.

Qual è la differenza tra vetreria graduata e tarata?

Grazie alla scala graduata stampata sulla sua superficie, la vetreria di laboratorio graduata consente di misurare differenti volumi di liquidi. La vetreria tarata è invece progettata per la misurazione di un unico volume.

Tutta la vetreria tarata e graduata viene venduta con la certificazione del costruttore, che attesta le caratteristiche della calibrazione eseguita.

Qual è la vetreria graduata?

Nei laboratori scientifici vengono utilizzati diversi tipi di vetreria chimica, sia graduata (la cosiddetta vetreria volumetrica) che non graduata.

Fra gli oggetti graduati vi sono cilindri graduati, burette, pipette, matracci. Quelli non graduati includono provette, beute, becher, palloni, imbuti e la classica spruzzetta chimica.

Come funziona una pipetta tarata con doppia tacca?

Una pipetta tarata non riporta una scala graduata e presenta unicamente una tacca che indica il volume massimo.

Può essere di tipo “a scolamento”, nel caso in cui il volume sia compreso tra la tacca e la punta, e di tipo “a due tacche” se il volume è compreso tra due tacche, la seconda delle quali si trova a uno o due centimetri dalla punta.

A cosa serve la vetreria?

La vetreria da laboratorio include un’articolata gamma di oggetti che vengono utilizzati per effettuare esperimenti di chimica e per svolgere attività scientifiche di vario genere.


Domande correlate

A cosa serve un imbuto?

Si tratta di un accessorio con struttura conica, dotato di un gambo corto o lungo. È costituito da due tronchi di cono, uno più largo nella parte superiore e uno più stretto nella parte sottostante.

Viene utilizzato per travasare i liquidi da un contenitore all’altro.

A cosa serve la buretta in chimica?

Si tratta di uno strumento di misurazione di varia capacità formato da un tubo di vetro con impressa una scala graduata. Dà la possibilità di effettuare in modo preciso la misurazione del volume dei liquidi.

Viene riempita dall’alto e permette di dosare accuratamente il volume della sostanza da misurare attraverso un rubinetto collocato in basso.

Le burette di classe A garantiscono una precisione fino a un ventesimo di millimetro.

Qual è il materiale più usato per produrre la strumentazione da laboratorio e perché?

Nei laboratori si fa un ampio uso di recipienti in vetro, un materiale facilmente lavorabile, poco costoso e che non viene alterato dall’azione degli agenti chimici.

La sostanza che viene a contatto con il vetro mantiene quindi inalterate le sue proprietà.

I contenitori e le boccette di vetro inoltre consentono di vedere la sostanza al loro interno e di controllare visivamente eventuali reazioni chimiche.

È un materiale facilmente lavabile e che non assorbe gli odori. Resiste al calore e alle varie sollecitazioni di tipo termico.

Perché se si supera la tacca incisa sul collo del matraccio va eliminato il liquido in eccesso?

Il matraccio è un recipiente sferico con base piatta, dotato di un lungo e sottile collo e chiuso da un tappo ermetico smerigliato. Il volume corrispondente viene indicato con una tacca sul collo.

Viene usato per preparare soluzioni a titolo noto.

Nel caso in cui il volume della sostanza superi la linea della taratura,è importante rimuovere il liquido in eccesso per evitare si commettere errori di misurazione.

Come funziona una pipetta?

In laboratorio si possono trovare tre tipi di pipetta:

  • pipetta graduata

La pipetta graduata è composta da un tubicino di vetro con la parte inferiore che termina a punta. Sulla superficie è stampata una scala graduata che indica l’unità di misura volume.

Permette di prelevare un liquido e di erogarlo in base al volume indicato sulla scala.

  • pipetta tarata

Anche in questo caso si tratta un tubicino in vetro che termina a punta nella parte inferiore. Nella sezione centrale è presente una bolla cilindrica.

Dal momento che è a volume fisso, questo strumento permette di prelevare ed erogare solamente un determinato volume di liquido.

  • pipetta Pasteur

È il classico contagocce, che viene anche utilizzato per inserire liquidi in boccette.

Ideata da Louis Pasteur, questa pipetta è composta da un tubicino con una parte superiore più larga rispetto a quella inferiore, che è estremamente sottile. Sulla parte superiore è presente una tettarella.

  • Schiacciando la tettarella viene fatta uscire l’aria presente nel tubicino. Si inserisce quindi la punta della pipetta nel liquido.
  • Nel momento in cui viene rilasciata la tettarella, il liquido viene “risucchiato” all’interno del tubicino.
  • Premendo nuovamente la tettarella si fanno fuoriuscire una per una le gocce della sostanza.

Cosa indicano le lettere Aes riportate sulla propipetta?

La propipetta o palla di Peleo viene largamente utilizzata per il prelievo dei liquidi. È costituita da una sorta di palloncino di gomma completo di tre valvole a sfera. Queste ultime si possono attivare con la pressione delle dita.

Ciascuna delle tre valvole è identificata da una lettera specifica A-E-S, dalle iniziali della parola inglese che descrive la funzione corrispondente: A – valvola di rilascio dell’aria; S – valvola per sifone liquido; E valvola per svuotare (Empty in inglese) la pipetta.

In alternativa possono essere presenti le lettere A-B-C che indicano le operazioni da effettuare per trasferire la sostanza.

A cosa serve il cilindro graduato in chimica?

Il cilindro graduato è composto da un tubo con una estremità chiusa e fornita di supporto e l’altra estremità aperta. Quest’ultima è fornita di un beccuccio che facilita le operazioni di travaso.

Può essere in vetro borosilicato o pyrex e viene impiegato per le misurazioni o i dosaggi di volumi di sostanze allo stato liquido.

A cosa serve la buretta di Mohr?

La buretta è un lungo tubi di vetro con un volume medio di 50 ml, che presenta una graduazione in decimi di millimetro (la numerazione inizia nella parte superiore). Nella parte inferiore è presente un rubinetto in teflon o in vetro.

È possibile prelevare con precisione 50 millilitri, anche goccia a goccia.

Nella parte del tubo posta dietro la calibrazione è in genere presente una striscia blu su sfondo bianco (denominata “banda di Schellbach”) che consente di leggere cin facilità il volume del liquido.