Da cosa dipende la pressione arteriosa?

Tutti sappiamo che bisogna controllare spesso la pressione sanguigna, soprattutto agli anziani.

Più si invecchia, più si rischia di soffrire di ipertensione. L’ipertensione predispone notevolmente a ictus e infarto.

Ma da cosa dipende la pressione arteriosa? Perché è così importante controllarla?

Ecco tutte le risposte ai tuoi quesiti sulla pressione arteriosa!

Quali sono le cause che fanno alzare la pressione?

Le condizioni che fanno alzare le pressione sono moltissime.

Bisogna capire che una pressione che si alza risponde a delle precise esigenze dell’organismo, come superare delle resistenze vascolari molto elevate.

I principali fattori che alzano la pressione del sangue sono:

  • Predisposizione genetica
  • Età, per irrigidimento dei vasi sanguigni
  • Sedentarietà
  • Obesità e alimentazione ricca di grassi o ipercalorica
  • Fumo
  • Stress e ansia

Cosa sono la massima e la minima pressione?

La pressione massima (o pressione sistolica) è la pressione a cui il sangue è sottoposto durante la sistole cardiaca.

La sistole è la fase in cui il cuore si contrae e il ventricolo sinistro spinge, pompa il sangue verso la periferia. Per questo motivo la pressione sistolica sarà più alta e, quindi, massima.

La pressione minima (o pressione diastolica) è la pressione che si registra durante la diastole, il rilasciamento del cuore.

Sarà per forza di cose più bassa della sistolica. 

Per questo, tra i due valori, viene indicata come pressione minima.

Quanto deve essere la pressione a 85 anni?

Non c’è un valore standard di pressione da raggiungere dopo una certa età.

In rete potrai trovare tante tabelle, con valori pressori estremamente precisi, da rispettare a seconda che tu abbia 50, 75 o 90 anni. 

In realtà non si hanno evidenze scientifiche così precise.

Se sotto i 50 anni bisogna puntare a valori di 120/80, sopra gli 85 anni si tende ad accettare anche valori più elevati, come 140/150 di massima.

Questo perché le arterie sono più rigide e la pressione sanguigna subisce un fisiologico incremento.

Cosa significa quando la pressione massima è alta?

La pressione massima alta può essere un fattore di rischio per malattie cardiovascolari, come l’infarto del miocardio e l’ictus cerebrale.

Per questo la pressione va sempre monitorata e mantenuta all’interno dei range di sicurezza.

Una massima ottimale si mantiene sotto i 130 millimetri di mercurio.

La pressione sanguigna


Domande correlate

Quale è la pressione più pericolosa?

La pressione sistolica (la massima), quando aumenta, è più pericolosa della diastolica (minima).

Bastano incrementi sistolici di 10 mmHg a raddoppiare il rischio di ictus e ischemia cardiaci. Per la diastolica occorrono invece incrementi di 20 mmHg per ottenere lo stesso aumento del rischio. 

Quando i valori della pressione sono preoccupanti?

Una pressione superiore a 140/90 è spesso ritenuta “ipertensione”. In realtà valori di pressione superiori devono farci suonare un campanello d’allarme. 

Tuttavia, prima di parlare di ipertensione arteriosa, questi valori anomali devono mantenersi troppo alti in maniera costante.

Quanto deve essere la pressione a 75 anni?

Dopo i 75 anni aumenta notevolmente il rischio di eventi avversi cardiovascolari. Per ridurre del 33% il rischio di malattie cardiovascolari, bisognerebbe mantenere i livelli di pressione arteriosa sotto i 120 mmHg di pressione massima e sotto gli 80 mmHg di pressione minima. 

In ogni caso, è bene non superare i 140/90.

Cosa fare con un picco di pressione alta?

Per prima cosa siediti o sdraiati. È importante mettersi a riposo ed evitare sforzi che rischiano di alzare ancora di più la pressione. 

Poi bisogna intervenire con farmaci anti-ipertensivi, cercando di non provocare brusche cadute pressorie.

Perché misurare la pressione 3 volte?

Spesso la prima misurazione viene più alta delle altre due, perché il paziente potrebbe essere agitato dalla manovra.

Misurando la pressione più volte, il paziente si rilasserà e alla terza i valori risulteranno più affidabili.

Come deve essere la pressione al mattino?

Al mattino è molto frequente assistere a picchi pressori, sostenuti dall’aumento di cortisolo in circolo.

In ogni caso, i valori normali dovrebbero mantenersi inferiori a 140 mmHg per la pressione massima, e sotto a 90 mmHg per la minima.

Quando la pressione minima diventa pericolosa?

Se parliamo di minima alta, questa può diventare pericolosa per valori di molto superiori ai 90 mmHg.

Tuttavia è spesso più pericolosa una pressione minima bassa, specialmente quando scende sotto i 40 mmHg.

Come ci si accorge di avere la pressione alta?

Molto spesso la pressione alta è totalmente asintomatica: non dà nessun segno di sé.

A volte però possono esserci sintomi caratteristici come mal di testa, vertigini e capogiri, ronzii alle orecchie, puntini scuri o luminosi nel campo visivo, sangue dal naso.

Quale frutta fa abbassare la pressione?

I frutti migliori per abbassare la pressione sono quelli ricchi di potassio e flavonoidi, quindi:

  • Banane
  • Frutti rossi
  • Kiwi
  • Pere
  • Agrumi
  • Albicocche

Come abbassare la pressione da ansia?

Spesso la pressione alta può dipendere da ansia e stress psicofisico.

Per abbassare la pressione diventa essenziale ridurre i livelli di ansia. L’attività fisica aiuta a scaricare la tensione e spesso basta a riportare la pressione nei livelli di guardia. Anche la meditazione mindfulness e lo yoga possono aiutare molto.

In quale momento della giornata la pressione è più alta?

Di solito i valori più alti di pressione arteriosa si registrano al mattino: nei soggetti ipertesi parliamo della fascia tra le 10:00 e le 12:00.

Questi sono gli orari in cui si ha maggiore incidenza di ictus cerebrale, una patologia che ha come fattore di rischio primario l’ipertensione arteriosa.

Come alzare la pressione bassa velocemente?

Se la pressione non è troppo bassa, puoi alzarla velocemente assumendo un integratore di sali minerali o, se non lo hai a disposizione, un po’ di acqua e sale.

Talvolta anche un caffè riesce ad alzare rapidamente la pressione.

Quanto deve essere la pressione a 93 anni?

Nelle persone molto anziane, controllare la pressione è essenziale.

L’ideale sarebbe mantenere i valori sotto 140/90, come per tutto il resto della popolazione. Nell’anziano questo può essere difficile. Spesso si accetta un valore inferiore ai 150 di massima.

Come abbassare la pressione tempestivamente?

Nell’immediato, per abbassare la pressione puoi lavorare sul controllo dell’ansia e della respirazione. Puoi anche ascoltare musica rilassante per cercare di calmare te stesso e il tuo cuore.

Sul lungo periodo, dovrai consumare meno sale, evitare il fumo e optare per uno stile di vita più sano ed una buona quota di esercizio fisico.

Come deve essere la pressione a 65 anni?

Dopo i 60 anni, la pressione tende ad aumentare per via dell’irrigidimento delle arterie.

A 65 anni la pressione ideale dovrebbe restare sotto i 140 mmHg di massima e i 90 mmHg di minima, per un controllo ottimale dei valori pressori.

Come si calcola la pressione arteriosa in base all’età?

Online troverai una giungla di valori normali: in realtà non c’è un vero e proprio consenso su come valutare la pressione arteriosa in base all’età.

Ideale sarebbe mantenere sempre i valori al di sotto di 140/90, meglio ancora se nel range dei 120/80.

Sopra i 70 anni si accettano valori di pressione massima sotto i 150 mmHg.

Cosa indica la pressione minima?

La pressione minima è la cosiddetta pressione diastolica.

Si tratta del valore pressorio registrato mentre il cuore è in fase di rilassamento, tra un battito e l’altro. È più bassa in quanto non c’è la contrazione del cuore a imprimere forza al sangue.

Cosa succede se la pressione minima è troppo bassa?

La pressione minima assicura un flusso costante di sangue agli organi più importanti, cervello su tutti.

Una pressione minima troppo bassa causa uno scarso apporto sanguigno al cervello, che può tradursi in sintomi come vertigini e capogiri, confusione mentale, disturbi visivi fino ad arrivare alla sincope (svenimento).


Fonti: