Cos’è la cattività babilonese?

Per capire cos’è la cattività babilonese occorre studiare un periodo storico che va dal 597 al 538 a. C., durante il quale una parte dell’antico popolo di Israele, composto principalmente da nobili, funzionari, artigiani e sacerdoti, fu fatto prigioniero e in seguito deportato a Babilonia, ad opera del re Nabucodonosor.

I settanta anni dell’esilio babilonese sono un periodo molto importante della storia di Israele, che ebbe molta influenza su questa nazione e lasciò una traccia indelebile nella coscienza del popolo ebraico.

L’esilio iniziò con la conquista di Gerusalemme da parte dei Babilonesi e fu un periodo di grande sofferenza, che terminò solo dopo che Ciro Il Grande, re dei Persiani che conquistò Babilonia nel 538 a.C., permise agli ebrei di ritornare a Gerusalemme.

Che cos’è la cattività babilonese? 

Per esilio o cattività babilonese si intende quel periodo in cui i Giudei di Gerusalemme e del Regno di Giuda furono fatti prigionieri e deportati a Babilonia dal re Nabucodonosor II. 

Che cosa si intende con l’espressione “cattività babilonese”? 

La cattività babilonese fu un esilio che ebbe una durata di circa settanta anni.

Quando gli ebrei sono stati cacciati dalla Palestina?

Nel 135 a. C. l’imperatore Adriano fece radere al suolo l’intera Giudea e circa seicentomila ebrei vennero assassinati.

Gli ebrei sopravvissuti furono cacciati da Gerusalemme, che fu completamente distrutta.

Da allora ebbe fine la presenza degli Ebrei nella terra di Israele ed ebbe inizio la diaspora del popolo ebraico; nonostante la loro dispersione gli ebrei rimasero sempre fedeli alla loro religione

Che cos’è la diaspora degli Ebrei?

“Diaspora” è un termine di origine greca che significa “dispersione” e con il quale si intendono la dispersione e l’esilio del popolo ebraico, a partire dalla distruzione del Regno di Giuda, avvenuta nel 70 d.C. da parte dei Romani. 

Perché si dice “E’ una Babilonia”?

Quando si dice “E’ una Babilonia” si intende fare riferimento a una situazione di caos e confusione totali, dove è impossibile tentare di comunicare o decidere qualche cosa.

Da dove deriva questa espressione?

Babilonia è stata una delle più grandi metropoli dell’antichità: durante il Secondo Impero Babilonese, circa sei secoli prima di Cristo, Babilonia contava l’incredibile numero di centomila abitanti.

A Babilonia venne decisa la costruzione della cosiddetta” Torre di Babele”, che doveva permettere agli abitanti di quella città di raggiungere il cielo e Dio e significava la potenza di quella città e di quegli uomini. 

Ma Dio non volle che quegli uomini arroganti si mettessero d’accordo, e per punirli e confonderli fece loro parlare lingue diverse, rendendo così impossibile la comunicazione tra di loro.

L’impresa della costruzione della Torre divenne impossibile e ogni idea in proposito dovette essere abbandonata. 


Domande correlate

Cosa vuol dire “Torre di Babele”?

La costruzione della torre di Babele fu iniziata lungo le sponde del fiume Eufrate, in Mesopotamia; la torre doveva essere la rappresentazione della capacità dei babilonesi di raggiungere Dio e il cielo. 

Ma l’opera non venne realizzata, proprio perché il caos era tale da rendere impossibile qualunque tipo di comunicazione fra gli uomini, che parlavano lingue diverse e non riuscivano né ad accordarsi né ad intendersi fra loro.

Da allora si usa l’espressione “è una torre di Babele”, dall’ebraico “bālal”, che significa appunto «confondere», e infatti l’episodio della Genesi parla di “confondere le lingue“, cioè rendere impossibile una comunicazione e la realizzazione di un progetto, anche in senso figurato.

Come si chiama oggi la città di Babilonia?

Il sito dell’antica Babilonia è costituito oggi solo da poche rovine ma è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’Unesco.

Dove vi erano le rovine di Babilonia oggi sorge la città di Al Hilla, a circa 80 km a sud di Baghdad. 

Cosa si intende con “diaspora”?

La diaspora è la dispersione di un popolo in varie parti del mondo con la rinuncia ad occupare il proprio paese di origine.

Cosa successe con la diaspora?

La diaspora ebraica è la dispersione del popolo ebraico nel mondo.

Nel 597 a.C. i Babilonesi conquistarono Gerusalemme e ci fu la prima deportazione della popolazione ebraica in Babilonia.

Fu nel 70 d.C. che i Romani conquistarono Gerusalemme e distrussero il Regno di Giuda, e dopo una violenta rivolta avvenuta nel 133 d.C. fu vietato agli Ebrei persino di avvicinarsi alla loro città.

La diaspora del popolo ebraico ebbe inizio a partire dal 70 d.C.

Quando gli Ebrei dovettero abbandonare la loro terra (la cosiddetta “terra promessa”) e si recarono in Egitto o a Roma, fondarono le cosiddette comunità della diaspora ma cercarono comunque sempre di mantenere i rapporti con la madrepatria.

Chi sono le vittime della diaspora?

Le vittime della diaspora sono quei gruppi di persone costrette ad abbandonare la loro terra di origine a causa di persecuzioni di tipo politico o religioso perpetrate nei loro confronti.

Queste popolazioni fuggono in posti diversi disperdendosi e perdendo le loro radici culturali.

Anche i “migranti “possono essere vittime di conflitti e desiderare perciò di uscire dai loro paesi.

Chi ha distrutto il Tempio di Gerusalemme?

La distruzione del tempio di Gerusalemme avvenne nel 70 d.C., nel corso della prima guerra giudaica che fu combattuta tra l’Impero romano e gli Ebrei ribelli e che durò dal 66 al 70 d.C.

Quali sono le cause della diaspora?

Lungo tutto il corso della propria storia, il popolo ebraico ha dovuto più volte abbandonare la cosiddetta Terra Promessa e recarsi in altre terre.

Per circa duemila anni, dal 70 d.C., anno in cui il tempio a Gerusalemme venne distrutto da parte dell’Impero Romano, fino al 1948, anno in cui rinacque lo Stato ebraico, gli ebrei si sono dispersi in mezzo ad altre popolazioni, con culture, lingue e regimi diversi. 

Questo lungo fenomeno storico che si è protratto nei secoli è la diaspora, parola che ha origine dal greco e  che significa “esilio“. 

Cosa prevede il Codice di Hammurabi?

Il Codice di Hammurabi è il primo codice legislativo della storia.

Prende il nome dal suo ispiratore, il re Hammurabi, sovrano potentissimo e innovatore con cui la città di Babilonia visse il suo periodo di massimo splendore. 

Il codice di Hammurabi è inciso su una stele di diorite nera, alta oltre due metri, ritrovata nel 1901 a Susa nell’Iran sud-occidentale, un tempo l’antica Persia. 

Su questo blocco di pietra nera sono incise in caratteri cuneiformi le 282 leggi che formano il codice, a sua volta suddiviso in tre sezioni, tipiche degli antichi codici orientali: parte teologica, parte storico-politica e parte morale-etica. 

L’importanza del codice di Hammurabi sta nel fatto che per la prima volta nella storia chiunque poteva consultare una legge scritta.

Inoltre, grazie all’accuratezza delle sue leggi, il Codice ha permesso anche di conoscere e comprendere quali fossero le usanze e i costumi dei Babilonesi.

Come si chiama la religione degli Ebrei?

La religione degli Ebrei è l’Ebraismo

Si tratta di una delle più antiche religioni monoteistiche, fondata sulla credenza in un Dio unico che stringe un patto con il proprio popolo.

Da essa deriva anche il Cristianesimo, e assieme al Cristianesimo e all’Islam, l’Ebraismo viene classificato come religione abramitica, in quanto Abramo rappresenta un comune patriarca per tutte e tre le religioni.

A partire dal periodo del Secondo Tempio in poi (sesto secolo a.C.), la religione degli israeliti è detta più propriamente giudaismo.

Che cosa si intende per “diaspora” e a che epoca risale?

La diaspora per eccellenza è quella del popolo ebraico antico e risale all’ottavo e nono secolo a.C., epoca delle prime conquiste militari degli antichi regni ebraici e della deportazione di parte delle loro popolazioni da parte degli Assiri e dei Babilonesi.

Cosa successe dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme?

Il Tempio di Gerusalemme fu costruito dal re Salomone nel 960 a. C. ed era considerato “la casa di Dio”.

Esso fu distrutto una prima volta da Nabucodonosor, re di Babilonia, nel 587 a.C.

Fu ricostruito nel 515 a.C., poi arricchito e abbellito in epoca romana, e ancora distrutto più volte nelle varie epoche storiche.

Dopo il 1967 e la Guerra dei sei Giorni, quando lo stato di Israele conquistò la Cisgiordania e Gerusalemme Est, il Muro Occidentale, detto anche “Muro del Pianto” è diventato una vera sinagoga a cielo aperto e un luogo di pellegrinaggio.

Il Monte del Tempio è gratuito e aperto ai tantissimi turisti che arrivano da ogni parte del mondo in visita e pellegrinaggio.

Gli ebrei però di solito non visitano il Monte del Tempio di Gerusalemme, in quanto non ne vogliono violare la sacralità.

Le loro preghiere si svolgono davanti al famoso Muro Occidentale (il Muro del Pianto).

Cosa succede nel 135 d.C.?

Tra il 132 e il 135 d.C. ebbe luogo la terza guerra giudaica, che fu l’ultima grande rivolta degli Ebrei contro l’occupazione romana.

Questo terribile conflitto ebbe il suo culmine nella strage del 135 d.C., ad opera dell’Imperatore Publio Elio Traiano Adriano, il quale giunse in Giudea con l’intento di sterminare la popolazione ebrea e fare terra bruciata su tutto il loro territorio.

Adriano, infatti, dopo la vittoria trasformò Gerusalemme in una colonia romana, quindi i Romani subentrarono ai Giudei, a cui fu impedito di entrare in città, pena la morte.

Fu così che finì per i Giudei il sogno di uno stato indipendente e Gerusalemme perse il suo significato di città sacra.

Che differenza c’è tra migrazione e diaspora?

Si parla di diaspora quando una stessa popolazione che condivide un patrimonio, una cultura e una lingua comuni è costretta a dividersi e spargersi in posti diversi del mondo.

Si parla invece di migrazione allorquando le persone si spostano in aree diverse dal loro paese di origine, per insediarsi un altro territorio.

Dove si trova la città di Babilonia adesso?

Babilonia era una grande città della Mesopotamia antica, situata nell’Asia Anteriore tra il Tigri e l’Eufrate.

Le sue rovine coincidono attualmente con la città di Al Hilla, in Iraq, a circa 80 km a sud di Baghdad. 

Quale stato attuale corrisponde all’antica Mesopotamia?

Nell’antica Mesopotamia sono nate le prime grandi civiltà della storia. Quella che era l’antica Mesopotamia corrisponde oggi in gran parte al territorio dell’Iraq e in parti minori ai territori di Turchia, Siria, Iran, Arabia Saudita e Kuwait.