Cosa si intende per travaglio attivo?

Un figlio è tra le più grandi meraviglie di una vita. Molte donne affermano che persino la gravidanza è un periodo affascinante.

Discorso diverso per il travaglio. L’esperienza è la più dolorosa che si possa avere ed è normale avere paura.

In questo articolo troveremo risposte a diverse domande, come: cosa si intende per travaglio attivo?

Vedrai che potrai tranquillizzarti ed affrontare l’arrivo della nuova creatura nei migliori dei modi!

Cosa si intende per travaglio attivo

Il travaglio attivo altro non è che una fase dell’intero processo che porta alla partoriente la fuoriuscita del nascituro.

Quando il travaglio si considera attivo?

Il travaglio si considera attivo quando si entra nella fase dilatante.

In questa fase si ha la completa dilatazione del collo dell’utero. Questa può arrivare fino a 10 centimetri. Raggiunta questa fase, il bimbo è pronto ad uscire.

Generalmente un travaglio viene considerato attivo una volta che si sono raggiunti i 4 centimetri di dilatazione.

Quanto dura una fase attiva di travaglio?

La fase attiva di travaglio può variare la sua durata a seconda della partoriente e del numero di bambini che devono uscire.

Nelle donne che stanno sperimentando la loro prima gravidanza, la fase attiva dura in media dalle 5 alle 7 ore.

Nelle donne che hanno partorito almeno due volte, invece, la durata è minore. In media si parla, in questo caso, di un travaglio attivo che va dalle 2 alle 4 ore.

Come si può capire se il bimbo si è incanalato?

Quando il bambino o la bambina si è incanalato, la pancia tende parecchio verso il basso.

Ciò comporta nella donna una più leggera pressione a livello toracico. Siccome bambino e utero sono scesi, si respira meglio.

Come si può favorire la dilatazione del collo dell’utero?

Un buon rimedio della donna per favorire la dilatazione del collo dell’utero è il caldo.

Un impacco con acqua ben calda o un bagno caldo, rilassa i muscoli dell’utero. Inoltre dona una sensazione di rilassamento complessivo alla donna non da poco.

Inoltre sembra che il caldo aiuti a stimolare la produzione di ossitocina.

Fasi del travaglio | Come sarà il travaglio attivo?


Domande correlate

Come si fa ad accelerare il travaglio?

Partiamo dal presupposto che è consigliabile lasciare che la natura segua il suo tempo.

Detto ciò ci sono sicuramente dei metodi che possono stimolare l’arrivo del travaglio.

Perciò, se sai che manca poco al dolce arrivo, potresti:

  • Camminare molto
  • Scambiare molte effusioni con il tuo partner
  • Nuotare
  • Massaggiarti i capezzoli
  • Bere del tè alle foglie di lampone
  • Metterti 10 minuti al giorno a quattro zampe

Quando si inizia ad accorciare il collo dell’utero?

Il collo dell’utero si accorcia, per poi dilatarsi, durante la fase prodromica. Cioè quando perdi il tappo mucoso.

Questo stato ha una durata che può variare dalle 4 alle 6 ore. È da qui che la dilatazione passa da 2 o 3 centimetri fino ad arrivare a 5 centimetri.

Quando ci sono le contrazioni, il bambino si muove?

Arrivato il momento del travaglio, il bambino collabora per uscire e iniziare la sua vita.

Infatti il bambino è parte attiva del travaglio e collabora con la spinta delle contrazioni. Questo avviene in modo tale che la nascita sia più agevole per te e per il nascituro.

Come ci si sente pochi giorni prima del parto?

Un segno evidente che si presenta a pochi giorni dal travaglio è sicuramente l’abbassamento della pancia.

Il bambino infatti si sposterà e si troverà a testa in giù. Inizierà poi a spingere sull’utero.

La pancia della donna che è prossima al parto, infatti, è visibilmente molto abbassata.

Come si abbassa la pancia prima del parto?

Prima dell’inizio del travaglio attivo, iniziano le contrazioni preparatorie. Si chiamano così perché si manifestano molto prima del parto e servono per preparare la dona e il bambino al parto.

Durante tali contrazioni, la testa del bambino scende nel bacino. Potresti perciò provare delle sensazioni sgradevoli a livello lombare. Ma anche un dolore forte nella vagina.

Come si capisce che manca poco al parto?

I segnali che preannunciano il parto sono molti. Alcuni di essi sono più evidenti, mentre altri non sono immediati.

Quando manca poco al parto:

  • La pancia si abbassa, perché il bambino si incanala.
  • La cervice si dilata.
  • La donna non prende più ulteriore peso.
  • Si hanno dei crampi.
  • Si ha un aumento del dolore alla schiena.
  • Scatta l’istinto di nidificazione.
  • Le contrazioni iniziano ed aumentano di frequenza.

Quanto ci vuole per partorire dalla prima contrazione?

Spesso appena si sente la prima contrazione, si entra nel panico e si decide di correre subito all’ospedale.

Altrettanto spesso la donna viene rimandata a casa perché è troppo presto.

Nelle prime fasi del travaglio, le contrazioni durano una manciata di secondi e sono dilatate nel tempo.

Solo quando le contrazioni si susseguono ogni 5 o 10 minuti è il caso di andare in ospedale. Da lì in poi anche la durata di ogni singola contrazione aumenta, raggiungendo anche i 50 secondi.

Quanto possono durare i prodromi del travaglio?

I prodromi del travaglio sono i segnali che avvertono la futura mamma che il travaglio è alle porte.

Questi segnali possono durare da qualche ora fino a qualche giorno. 

Come si fa a sapere se si è dilatate?

L’unico modo per sapere se si è dilatate è effettuare un’esaminazione vaginale.

Per effettuarla bisogna inserire due dita nella vagina e misurare così di quanto ti sei dilatata.

Come ci si sente quando ci si dilata?

Per consentire la dilatazione, il collo dell’utero si accorcia e si assottiglia.

La fase di dilatazione può iniziare a poche ore fino anche ad un paio di settimane prima del parto.

Le sensazioni della donna sono variabili. Alcune affermano di non essersene accorte fino all’arrivo delle doglie. Altre, invece, avvertono contrazioni irregolari, talvolta intense.

Come ci si sente il giorno prima del parto?

All’arrivo del travaglio, la pancia diventa sempre più dura ed aumenta la tensione agli addominali.

Le iniziali contrazioni si presentano come dei veri e propri crampi alla pancia e alla schiena. L’intensità di questi crampi può variare ed essere anche piuttosto elevata.

Un altro sintomo è sicuramente quello di avvertire una forte pressione verso il basso.

Come sono le contrazioni del parto?

Le contrazioni del parto sono diverse da quelle preparatorie ed anticipatorie.

Infatti le contrazioni del parto sono regolari, di forte intensità e della durata maggiore di 30 secondi.

Spesso sono accompagnate dalla rottura delle acque e si avvertono nella parte bassa della schiena e dell’addome.

Come si possono sopportare le contrazioni?

Per sopportare al meglio le contrazioni è consigliabile assumere posizioni che tolgono il peso dalla schiena.

Camminare e stare in piedi aiuta il bambino a scendere verso il bacino. Questo velocizza l’avanzamento del travaglio e la gestione del dolore.

Cosa succede se il collo dell’utero si accorcia?

Quando il collo dell’utero si accorcia, la bocca dell’utero si ammorbidisce. Il bambino scivola così più in profondità verso il bacino.

Questo può avvenire anche fino a quattro settimane prima del parto, presentandosi delle contrazioni. Sono del tutto normali e si definiscono contrazioni di Braxton-Hicks.

Cosa vuol dire quando si accorcia il collo dell’utero?

Quando si accorcia il collo dell’utero, il bambino scende verso il basso. Inoltre inizia a presentarsi la dilatazione.

Questi sono tutti segnali che il parto è imminente.

Quanto deve essere lungo il collo dell’utero?

Il collo dell’utero solitamente non supera i 3-5 centimetri di lunghezza.

Come si può stimolare il travaglio?

Per quanto sia consigliabile seguire i tempi naturali, è possibile con alcuni metodi della nonna, stimolare il travaglio quando si è in procinto di partorire.

Bagni caldi, stimolazione dei capezzoli e lunghe camminate sono tutte tecniche utili per stimolare il corretto posizionamento del bambino e il travaglio.

Cosa si può fare per rendere meno doloroso il parto?

Esistono le cosiddette posizioni antalgiche. Queste sono le posizioni che si assumono per evitare di sentire il dolore.

La cosa che aiuta di più le donne in stato d’attesa a sentire meno dolore, è quella di camminare lentamente e di muovere il bacino.

Nella fase di contrazione, però, potresti aver bisogno di un appoggio a cui sostenerti.

Come si può facilitare la discesa del feto nel canale del parto?

Come abbiamo già detto, dondolare e basculare il bacino aiuta la discesa del bambino.

Ma anche camminare, stare in piedi e usare la palla sono tutte ottime tecniche per facilitare la discesa del feto nel canale del parto.

Cosa fare in fase prodromica?

All’inizio di una contrazione cerca di inspirare lentamente e profondamente utilizzando solo il naso.

Dopo di che cerca di trattenere il fiato per un paio di secondi. Poi espira attraverso la bocca.

Fonti