Cosa si intende per consanguineo?

Uno dei dubbi più comuni che sorgono nei legami di coppia tra due persone che hanno un qualche vincolo di parentela è: cosa si intende per consanguineo?

In effetti, nel caso ad esempio di due cugini, si pensa che il rischio di trasmettere alla prole delle malattie genetiche sia superiore rispetto alle coppie che non sono tra loro imparentate.

Gli scienziati tuttavia sono concordi nel sostenere che si tratti di un’eventualità piuttosto remota.

Cosa si intende per consanguineo?

Si dicono consanguinee due persone che sono legate tra loro da un rapporto di parentela diretta o indiretta.

La linea diretta si ha se queste persone discendono l’una dall’altra: genitori, figli, nipoti, pronipoti e così via.

Il legame indiretto invece si verifica se non discendono l’una dall’altra, ma hanno un antenato comune. Questo vale, ad esempio, per fratelli e cugini.

Cosa vuol dire genitori non consanguinei?

I genitori non consanguinei sono due persone che non sono legati tra loro da alcun tipo di parentela, diretta (genitori, figli, nipoti) o indiretta (fratelli, cugini).

Cosa succede se due parenti fanno un figlio?

Si ritiene che più stretto è il grado di parentela tra due persone, maggiore è il rischio che il loro figlio sia affetto da una malattia genetica.

La procedura abituale effettuata dai genetisti è quella di ricostruire l’intera storia familiare per verificare i potenziali i rischi.

Se non ci sono casi di malattie genetiche in famiglia, il rischio che una coppia dello stesso sangue abbia figli con malattie va dal 5% al ​​6%, contro il 3% di coloro che non sono consanguinei.

Questo perché è più probabile che i membri di una stessa famiglia abbiano il gene recessivo (quello che manifesta la sua caratteristica solo se ereditato contemporaneamente dal padre e dalla madre) per una determinata patologia.

A volte il padre e la madre non hanno alcuna malattia, ma sono portatori del gene della mutazione recessiva e lo trasmettono al bambino.

Le malattie genetiche recessive più frequenti sono:

  • la fibrosi cistica (considerata grave e colpisce principalmente i polmoni e il pancreas causandone l’ostruzione)
  • l’anemia falciforme (deformazione dei globuli rossi, che provoca un ridotto flusso di ossigeno)
  • l’atrofia muscolare spinale

Se c’è una storia familiare di malattie genetiche, il rischio aumenta.

Qual è l’unione più frequente tra consanguinei?

È quella tra due cugini diretti, figli cioè di due fratelli o sorelle.

Come si calcolano i gradi dei cugini?

Nel Codice Civile è riportato il calcolo del grado di parentela dei cugini dal punto di vista giuridico.

In base a quanto stabilito, i figli di due fratelli sono tra di loro parenti di quarto grado. Secondo questo computo, infatti, sono separati di due gradi rispetto al loro antenato comune, vale a dire il nonno.

Per tradizione, invece, si considera questo legame in relazione ai loro zii: il cugino di primo grado è quindi il figlio dello fratello/sorella del papà o della mamma.

Si definisce invece cugino di secondo grado è il figlio di un cugino di primo grado, e così via.

Relazioni tra consanguinei


Domande correlate

Come nascono le malattie genetiche?

La maggior parte delle patologie di tipo raro nascono per motivi genetici.

La malattia può essere trasmessa dai genitori al figlio, ma può anche sorgere spontaneamente, senza che qualcuno la cui famiglia l’abbia mai avuta.

Quando viene alla luce una malattia genetica, sorgono immediatamente domande legate a temi complessi come ad esempio “C’è il rischio che io trasmetta la malattia ai miei figli?”.

Quali sono le malattie genetiche che impediscono di avere figli?

Nel momento in cui scopre di essere affetti da una malattia genetica, è meglio chiedere aiuto a un professionista prima di provare a concepire.

Tra l’altro si può essere portatori di una malattia ereditaria senza saperlo.

I disturbi genetici che possono compromettere la fertilità sono diversi. Nelle donne, ad esempio, si tratta della sindrome di Turner, della sindrome MRKH e di anomalie cromosomiche.

Negli uomini può trattarsi della sindrome di Klinefelter, della fibrosi cistica e di mancanza di parte del cromosoma Y, oltre a vari altri tipi di anomalie cromosomiche.

Cosa sono le anomalie cromosomiche?

I cromosomi sono i portatori di informazioni ereditarie. Sono presenti in coppia, 22 paia di autosomi e un paio di cromosomi sessuali. Una donna ha due cromosomi X come cromosomi sessuali e un uomo ha un cromosoma X e un cromosoma Y.

Negli uomini con ridotta fertilità possono esserci due tipi di anomalie cromosomiche: un’anomalia dei cromosomi sessuali o un’anomalia degli autosomi. Un’anomalia dei cromosomi sessuali può, ad esempio, coinvolgere un cromosoma sessuale in più, un X o un Y.

Questo è il caso degli uomini con la sindrome di Klinefelter (XXY).

Quando due fratelli sono consanguinei?

Due fratelli sono consanguinei quando hanno lo stesso padre ma la madre è diversa. Si dicono invee uterini quando hanno in comune la madre ma non il padre.

Quando si dice che si è fratellastri?

I fratellastri hanno in comune solo la madre o il padre. Se invece condividono tutti e due genitori si chiamano bilaterali o germani.

Quali sono i legami di parentela?

Si definisce parentela quel legame che si instaura tra le persone discendenti da un capostipite comune (detto anche semplicemente stipite).

Si articola in vari livelli chiamati “gradi”, distinguendo così i parenti più prossimi da quelli più lontani.

In questo contesto si distingue tra:

  • linea retta, vale a dire i parenti che discendono l’uno dall’altro (genitore – figlio, nonno – nipote)
  • linea collaterale, ossia persone che discendono da uno stesso capostipite ma non l’uno dall’altro (i fratelli, i cugini)

Chi sono i parenti di primo e secondo grado?

Per calcolare il grado di parentela si distingue tra legame in linea retta e in linea collaterale e ci si affida… alla matematica:

Per quanto riguarda la linea retta si contano le generazioni che intercorrono tra le due persone, sottraendo il capo stipite comune.

Esempi:

  • madre e figlio hanno un legame di primo grado:

madre + figlio = 2

si elimina la madre e si ottiene 1

  • nonno e nipote hanno invece un legame di secondo grado

padre + figlio + nipote = 3

si elimina il padre e si ottiene 2

Dal punto di vista della linea collaterale, si conta partendo da uno dei due parenti, si sale allo stipite comune e si riscende fino all’altro. Si elimina quindi lo stipite comune.

Esempi:

  • fratello e sorella hanno un legame di secondo grado

fratello + genitore + sorella = 3

si elimina il genitore e si ottiene 2

  • due cugini hanno un rapporto di parentela di quarto grado

cugino 1 + genitore del cugino 1 + nonno + genitore del cugino 2 + cugino 2 = 5

si elimina il nonno e si ottiene 4

Secondo la legge italiana viene riconosciuto un legame di parentela fino al sesto grado al massimo

Quanti geni condividono i cugini?

Più DNA condividi con un tuo parente, più vicino è il vostro antenato comune.

Genitori e figli condividono circa il 50% del DNA, nonni e nipoti circa il 25%, mentre due cugini hanno in comune solo il 12,5% do DNA.

Perché non ci si sposa tra cugini?

In genere perché si ritiene, dal punto di vista genetico, che una condivisione di patrimonio genetico (anche se piuttosto limitata) possa avere delle ripercussioni sulla salute della prole.

La legge, invece, non vieta il matrimonio tra cugini. È considerato illegale quello tra genitori e figli (anche se questi ultimi sono adottati), tra fratelli e sorelle e tra nonni e nipoti.

Come vengono scoperte le malattie genetiche?

Entrambi i genitori vengono sottoposti al test del DNA allo scopo di verificare se sono portatori sani di una malattia genetica.

In questo modo si scoprono i potenziali rischi per il nascituro.

Chi sono i miei cognati?

Il cognato è il fratello del marito o della moglie o il marito della sorella. È anche il marito della cognata.

Esempio:

Giovanna è mia cognata: è la moglie di mio fratello.

Che cos’è l’affinità tra parenti?

Si definisce “affinità” il legame che intercorre tra un coniuge e i parenti dell’altro coniuge.

Per questo motivo tutti i parenti di un coniuge hanno un legame di affinità con l’altro coniuge e viceversa.