Cosa si intende per consanguineo? 

Che cosa si intende per consanguineo?

Si dice che due persone sono consanguinee quando condividono una parte di patrimonio genetico ereditato da un progenitore comune ad entrambi.

La parola consanguineo deriva dal latino e vuol dire letteralmente “che o chi è unito a una o più persone da un vincolo di sangue”.

Sotto un’accezione biologica, invece, il termine consanguineo fa riferimento alle persone ma anche agli animali che hanno parenti e/o antenati in comune.

Cosa vuol dire genitori non consanguinei?

Il termine consanguineità  è un aggettivo che indica uno o più persone unite dallo stesso vincolo di sangue o da un rapporto di parentela per mezzo della stessa generazione, in linea  ascendente o discendente, cioè tra genitori e figli e tra nonni e nipoti e in linea collaterale o obliqua e cioè tra fratelli, cugini, zii, nipoti eccetera. 

Rispondiamo ora questa domanda: che cosa vuol dire genitori non consanguinei?

Devi sapere che capita molto frequentemente che una coppia sia composta da persone che discendono dalla stessa famiglia e che condividono dunque una parte del proprio patrimonio genetico.  

Se queste due persone convolano a nozze e mettono al mondo dei figli, allora in questo caso parleremo di genitori  consanguinei. 

Cosa vuol dire invece genitori non consanguinei? La risposta è semplicissima: si tratta di persone che non condividono neanche lontanamente la stessa parte di patrimonio genetico e che discendono dunque da generazioni che mai hanno avuto contatti l’una con l’altra.

Cosa succede se due parenti fanno un figlio?

Avere figli tra consanguinei aumenta purtroppo la trasmissione di malattie ereditarie: in particolare, ci sono alcune patologie genetiche che hanno una ereditarietà denominata autosomica recessiva. Innanzitutto devi sapere che il nostro genoma è costituito da due copie di ogni gene, una che viene ereditata dal padre e un’altra che viene ereditata dalla madre.

Le suddette malattie autosomiche recessive si manifestano perché hanno due copie del gene mutate: se muta solo una delle due copie e l’altra no, allora una persona sarà portatrice e potrà trasmettere la malattia ma non manifesterà alcuna sintomatologia clinica.

I genitori e i figli hanno per metà gli stessi geni: se si verifica la mutazione in un gene dei genitori, la metà dei figli sarà portatore asintomatico della mutazione.

In questo caso, un bambino che nascerà da un rapporto tra consanguinei ha una probabilità del 25% di soffrire di questa malattia.

Se la consanguineità diminuisce si riduce di molto questa probabilità.

Oggi esistono alcuni test come quello di compatibilità genetica che permette ad una coppia consanguinea di scoprire se ci sono, ed eventualmente quali, malattie ereditarie che si possono trasmettere ai propri figli.

Come si chiama l’unione tra consanguinei? 

Se facciamo un passo indietro nella storia e torniamo a un passato poi non tanto remoto, una relazione tra persone della stessa famiglia o che condividono una parte del patrimonio genetico, veniva definita incestuosa, un termine derivante dal latino “incestum” che vuol dire letteralmente impuro. 

Oggi questa espressione viene ancora utilizzata in un’accezione del tutto negativa anche in alcuni paesi del mondo dove la legge che vieta il matrimonio tra consanguinei come fratelli e sorelle o zio e nipote o cugino e cugina, punisce severamente chi questo postulato legale lo trasgredisce.

Come si calcolano i gradi dei cugini?

Il cugino indica una parentela tra persone che hanno un antenato in comune.

In Italia sono classificati in base al grado di legame rispetto alla discendenza:

  • Il cugino di primo grado è il figlio di uno zio del soggetto in questione
  • Il cugino di secondo grado o procugino, è il figlio del cugino del soggetto in questione 
  • Il cugino di terzo grado è il figlio di un figlio di un cugino, il figlio di un cugino di secondo grado o il figlio di un prozio.

Secondo il codice civile italiano, i cugini primi sono, da un punto di vista giuridico, parenti di quarto grado in linea collaterale separati dallo stipite comune, il nonno, da 2 gradi.

Domande correlate

Quali sono le malattie genetiche?

Dall’unione tra consanguinei possono derivare talune malattie genetiche e malformazioni come:

  • Albinismo 
  • Fibrosi cistica 
  • Emofilia 
  • Nanismo 
  • Labbro leporino 
  • Sindrome di Down 
  • Problemi psichici 

Oltre a queste patologie sopracitate, i figli nati da consanguinei possono avere anche un sistema immunitario meno potente e essere soggetti quindi a contrarre più facilmente malattie. 

In particolare, i problemi legati al sistema immunitario dipendono dall’ MHC, il complesso maggiore di istocompatibilità.

Si tratta di una parte importante del DNA formata da un gruppo di geni che servono ad attaccare e combattere le malattie.

Affinché l’MHC svolga efficacemente la sua funzione, deve avere il maggior numero possibile di tipi diversi di versioni di geni a sua disposizione: più c’è varietà, meglio si combattono le malattie.

Le malattie ereditarie, nel caso di bimbi nati da genitori consanguinei, dipendono dal fatto che i bambini hanno meno diversità nel DNA e di conseguenza  meno diversità nei geni che combattono le malattie.

Che grado di parentela hanno i figli dei cugini?

I figli di due cugini sono cugini di secondo grado.

Cosa succede se due cugini si fidanzano?

Due cugini consanguinei, se si fidanzano e mettono al mondo dei figli, hanno un’alta probabilità che il frutto del loro amore nasca con malattie e malformazioni.

In particolare, uno studio ha dimostrato che fare figli con un cugino di primo grado comporta un rischio maggiore del 6% di avere neonati con malformazioni alla nascita.

Come si calcola il grado di parentela?

Il grado di parentela indica l’ordine di parentela che può essere in linea retta o collaterale.

La parentela in linea retta, è quella che c’è tra ascendenti e discendenti: nonno, padre, figlio.

La parentela in linea collaterale, è quella che c’è tra fratelli, sorelle, cugini, zii eccetera: quindi, i fratelli sono parenti in linea collaterale. 

Per calcolare il grado di parentela in linea retta, si devono contare le persone incontrate nella linea genealogica, dal parente più giovane a quello più anziano e poi sottrarre il capostipite in comune.

Per calcolare il grado di parentela in linea collaterale tra due persone, si deve partire da una di queste e rintracciare l’antenato in comune, calcolare poi le persone incontrate e scendere fino all’altra persona legata dal grado di parentela: non si conta però in questo caso lo stipite in comune.

Per esempio, due cugini sono parenti collaterali di quarto grado perché dobbiamo considerare nell’ordine: un cugino, il padre del cugino, il nonno di entrambi i cugini, il figlio del nonno e infine l’altro cugino: sono dunque 5 persone a cui dobbiamo sottrarre un’unita (5-1 =4) e quindi tra di loro c’è il quarto grado di parentela.

Come si chiamano i figli della stessa madre?

I figli della stessa madre si chiamano fratelli, se sono nati dallo stesso padre.

Cosa significa genitori consanguinei?

I genitori consanguinei sono quelli che condividono una parte di patrimonio genetico e/o che hanno cioè degli antenati in comune.

Quando si può dire che si è fratellastri?

Si definiscono fratellastri due o più individui che condividono un solo genitore.

Che grado di parentela c’è tra cognati?

I cognati sono affini in linea collaterale di secondo grado.

Che grado di parentela ha il cognato?

Il cognato ha una parentela in linea collaterale di secondo grado: i parenti di un coniuge sono affini con l’altro coniuge, pertanto un cognato è considerato un affine.

Quanti geni condividono i cugini?

I parenti di primo grado e cioè genitori, figli e fratelli, condividono il 50% del DNA.

Nonni e nipoti condividono il 25% del DNA.

Gli zii condividono il 25% del DNA.

I cugini di primo grado il 12% del DNA.

I cugini di secondo grado, cioè i figli di quelli di primo grado, il 3,2% di DNA.

I cugini di terzo grado lo 0,78 %..

Perché non ci si sposa tra cugini?

In Italia non esiste una legge che vieta il matrimonio tra cugini e quindi tra i figli di un fratello o di una sorella.

Tuttavia i genetisti mettono in guardia: è consigliabile non contrarre matrimonio tra cugini perché dalla loro unione possono nascere bambini con malattie ereditarie e malformazioni.

Chi è lo zio di secondo grado?

Zio e nipote sono legati da un rapporto di parentela in linea collaterale di secondo grado: bisogna risalire dal nipote allo stipite comune, cioè il nonno, e poi scendere verso il figlio di lui, lo zio: contando tutti i gradi e sottraendo un’unità corrispondente allo stipite, arriviamo al secondo grado di parentela.

Chi sono i parenti di primo e secondo grado?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare Innanzitutto un’importante distinzione tra parenti in linea retta e parenti in linea collaterale.

I primi sono le persone che discendono gli uni dagli altri mentre i secondi sono persone che non discendono gli uni dagli altri ma che hanno uno stipite in comune.

Sono parenti in linea retta: il padre e figlio o il nonno e nipote.

Sono parenti in linea collaterale: i fratelli oppure i cugini perché hanno in comune il padre e il nonno ma non discendono gli uni dagli altri.

Ma i parenti di primo grado sono anche:

  • Genitori anche adottivi
  • I figli nati dal matrimonio
  • I figli nati anche al di fuori del matrimonio
  • I figli adottivi

I parenti di secondo grado sono:

  • Nonni (parentela ascendente)
  • Nipoti quindi figli di un figlio (parentela discendente)
  • Fratelli e sorelle (parentela in linea collaterale).

Qual è il grado di parentela tra zio e nipote?

Zio e nipote sono parenti in linea collaterale di terzo grado.

Come si scoprono le malattie genetiche?

Le malattie genetiche sono quelle che vengono trasmesse ai figli dai genitori, attraverso il DNA.

Sono molto comuni  e possono essere multifattoriali e monogeniche.

Le prime sono causate dalla combinazione di fattori ambientali e genetici.

Le seconde invece da un’alterazione di un solo gene.

Le malattie ereditarie possono essere diagnosticate in una donna in attesa prima del parto grazie alla amniocentesi che studia il DNA e che permette di effettuare esami al feto come lo screening genetico multiplo che va a rilevare, se sono presenti, malattie genetiche tra le più diffuse nella popolazione.

Le malattie ereditarie possono essere diagnosticate anche prima che gli embrioni vengano impiantati nell’utero della donna (diagnosi pre-impianto) per via della tecnica di fertilizzazione in vitro. La diagnosi pre-impianto consente di selezionare solo gli embrioni ‘non malati’.

La diagnosi di malattie ereditarie può avvenire anche per mezzo dei prelievi dei villi coriali, fondamentali per la costituzione della parte fetale della placenta. Questo tipo di prelievo che avviene per mezzo di un tubicino inserito in vagina che andrà ad aspirare i villi, si può eseguire all’ottava settimana di gravidanza.

Tra le malattie ereditarie maggiormente comuni in Italia vi sono:

  • L’anemia mediterranea
  • La fibrosi cistica 
  • La sordità congenita 
  • La sindrome dell’ X-fragile. 

Attualmente le malattie ereditarie non possono essere curate in via definitiva, ci sono però delle terapie che vanno a migliorare la sintomatologia e la qualità di vita dei pazienti.

Chi sono i miei cognati?

I miei cognati sono miei affini.

Chi sono i parenti di quinto grado?

Sono parenti di quinto grado:

  • I figli di pronipoti in linea collaterale 
  • I figli di cugini linea collaterale 
  • I cugini dei genitori in linea collaterale.

Quali sono gli affini entro il secondo grado?

Gli affini di secondo grado sono:

  • Nonno/ nonna del coniuge: si parla in questo caso di affinità in linea retta 
  • Cognati: si parla in questo caso di affinità in linea collaterale 

Fonti: