Come togliere l’antitaccheggio?

In ogni attività commerciale c’è un metodo che permette di tutelarsi da eventuali furti dei capi o degli oggetti in vendita, ed è il sistema delle placche antitaccheggio, applicate ad esempio sui capi di abbigliamento.

Se è vero che rubare è un atto disonesto e un reato grave, è altrettanto vero però che può capitare, dopo un acquisto assolutamente regolare, di ritrovarsi una volta a casa con un capo o un accessorio a cui la commessa ha dimenticato di rimuovere l’antitaccheggio.

Se il punto vendita è distante o se non vuoi tornare nel negozio per far rimuovere l’antitaccheggio, sappi che esistono metodi molto semplici per fare questa operazione anche a casa.  

Per saperne di più e imparare come togliere l’antitaccheggio, ti invitiamo a leggere il nostro articolo.

Le tipologie Antitaccheggio

Sono diversi i tipi di antitaccheggio che un esercizio commerciale può adottare per difendersi da eventuali furti.

Nei negozi di abbigliamento, possiamo trovare etichette adesive, munite di codice a barre nella parte superiore, oppure placche rigide di plastica.

Per quanto riguarda le scarpe, esistono etichette semirigide nelle suole o diversi tipi di dispositivi auto adesivi apposti sull’etichetta del prodotto.

Tra i più recenti sistemi antitaccheggio troviamo le placche contenetti inchiostro indelebile che rovina irrimediabilmente la merce rubata; quindi, funge da deterrente a un eventuale furto.

Le tipologie Antitaccheggio

L’antitaccheggio è un’attività che ha lo scopo di contrastare il furto di merce esposta in vendita all’interno dei negozi e fare da deterrente ai malintenzionati, garantendo la sicurezza.

La scelta del dispositivo di protezione più adeguato è un aspetto fondamentale per prevenire i furti in negozio. 

Le versioni di antitaccheggio sono tante; sul mercato si trovano anche alcuni strumenti per togliere l’antitaccheggio, ad esempio un magnete che permette di estrarre l’etichetta antifurto.

Come togliere l’antitaccheggio

Può succedere che nella confusione di un negozio affollato per i saldi, la commessa alla cassa salti il passaggio di rimuovere il dispositivo antitaccheggio e tu ti ritrovi a casa con un capo che non puoi utilizzare, perché il dispositivo antitaccheggio non è stato rimosso.

Se il negozio non è comodo da raggiungere, o se hai perso o buttato lo scontrino, per esempio, puoi rimuovere l’antitaccheggio da casa.

Come funziona l’antitaccheggio

I dispositivi antitaccheggio basati sull’allarme sono costituiti da barriere antitaccheggio, poste all’uscita del negozio, che emettono impulsi elettronici e che sono in grado di segnalare il passaggio e la trasmissione di placche ed etichette applicate sugli articoli di vendita e che non siano state rimosse o disattivate in cassa al momento del pagamento.

In pratica le barriere antitaccheggio funzionano da trasmettitore e ricevitore, inviando impulsi elettronici a distanza di pochi secondi, tramite un’antenna che emette un breve segnale e rimane in attesa di un eventuale segnale di ritorno

Le etichette antitaccheggio hanno la funzione di trasmettitori; per cui, se nel raggio d’azione del sistema passa un oggetto che ha ancora l’etichetta antitaccheggio, il sistema rileverà quanto trasmesso dall’etichetta ed emetterà un allarme.

Le principali tecnologie antitaccheggio

I sistemi antitaccheggio possono essere di tre tipi:

  • sistema a radiofrequenza: il sistema utilizza campi elettromagnetici che delineano una determinata area di controllo
  • sistema magneto-acustico: tecnologicamente più complesso, questo sistema può coprire un raggio più ampio e agire più in profondità, utilizzando una frequenza più bassa ed è tecnologicamente più complesso 
  • sistema elettromagnetico: impiegato ad esempio per i sistemi antitaccheggio delle biblioteche, con etichette che fanno parte del sistema e che hanno il vantaggio di poter essere magnetizzate e smagnetizzate varie volte

Come funziona un sistema antitaccheggio a radiofrequenza

Il sistema di antitaccheggio a radiofrequenza prevede che all’uscita del negozio siano installate due barriere antitaccheggio, che possono lavorare sia in coppia che singolarmente. 

Quando vi è il passaggio di uno o più tag antitaccheggio un segnale radio lo rileva, facendo scattare l’allarme.

Anche le etichette antitaccheggio funzionano molto semplicemente; infatti, essendo adesive, vengono applicate sulla superficie dei prodotti.

Una volta effettuato l’acquisto e pagato regolarmente, il circuito può essere disattivato alla cassa da un apposito dispositivo.

Questo sistema a radiofrequenza è il più economico e affidabile, dunque il più utilizzato.

In pratica l’antenna trasmittente emette un segnale radio costante nelle immediate vicinanze, che viene intercettato da una etichetta oppure una piastra antitaccheggio che si trovi abbastanza vicina.

Se l’etichetta o la piastra antitaccheggio non sono state correttamente sconnesse al momento del passaggio presso le casse del negozio per il pagamento – e per fare questa operazione esiste una strumentazione apposita – allora l’etichetta o la piastra emetteranno a loro volta un ulteriore segnale.

A questo punto l’antenna ricevente raccoglie il segnale, e fa scattare l’allarme.

Come funziona un sistema antitaccheggio acusto-magnetico

Il sistema antitaccheggio acusto-magnetico funziona in modo molto semplice.

In questo sistema vi sono due lamelle metalliche che vibrano quando vengono sollecitate da un campo magnetico; sono queste vibrazioni che danno origine al segnale di allarme. Anche per questi sistemi gli accessori antitaccheggio come tag, placche ed etichette adesive sono tantissimi.

Il sistema antitaccheggio elettromagnetico

Il sistema antitaccheggio elettromagnetico è il meno utilizzato, perché superato dai sistemi a radiofrequenza e acusto-magnetici.

Con questo sistema vengono tracciate etichette all’interno delle quali vi è del materiale magnetico.

Il segnale di allarme entra in funzione solo quando nel raggio d’azione vi è una placca antitaccheggio, e l’oscillazione raggiunge il massimo a causa della massima magnetizzazione.

Nel sistema antitaccheggio elettromagnetico le etichette, una volta smagnetizzate, si possono riutilizzare in futuro, mentre nel sistema a radiofrequenza le etichette sono di solito adesive ”usa e getta”.

Come togliere l’antitaccheggio

Sei rientrato a casa e ti sei accorto che sul tuo acquisto è rimasto il dispositivo antitaccheggio, ma non vuoi tornare al negozio?

Ecco una serie di suggerimenti e rimedi “casalinghi” per aiutarti a ovviare a questo spiacevole inconveniente senza dover perdere troppo tempo. 

  • Metodo dell’elastico di gomma: posiziona la cartuccia d’inchiostro a faccia in giù, nel punto che sporge dalla plastica, sul lato opposto del perno, poi isola la zona della placchetta, per evitare che la rottura della cartuccia faccia fuoriuscire l’inchiostro. Ora fai scivolare un elastico intorno al perno, mantieni la parte più larga della placchetta con una mano, e con l’altra tira il perno.
  • Metodo del cacciavite: scegli un cacciavite a testa piatta, appoggiare il capo da cui devi rimuovere la placchetta sul pavimento, e infila il cacciavite lungo il bordo della piramide in rilievo. Prova a forare la plastica e ripeti tutto questo procedimento su tutto il bordo. A questo punto rimuovi il rivestimento simile a carta argentata, poi solleva con il cacciavite una delle linguette metalliche che trattiene il perno.
  • Metodo del congelatore: metti nel tuo freezer di casa il capo a cui devi rimuovere la placchetta ad inchiostro. Congelando l’antitaccheggio sarai certo che l’inchiostro non macchierà l’indumento. In seguito potrai usare liberamente cacciaviti o altri attrezzi e metodi.
  • Metodo del magnete: puoi utilizzare un magnete al neodimio che, in combinazione con ferro e boro, risulta essere il componente dei magneti più potente. Appoggia la calamita da uno dei due lati della placchetta e cerca di far uscire il perno. In alternativa, usa due magneti diversi con polo positivo e negativo.
  • Metodo delle pinze: posiziona la placchetta con la cartuccia ad inchiostro verso l’alto, afferra il lato rettangolare e piegane i lati fino ad aprire la placca. Utilizza preferibilmente un paio di pinze con becco piatto zigrinato.
  • Metodo del Fuoco: prendi un accendino e brucia la parte della placca a forma di cupola, poi rimuovi la parte bruciata. In questo modo si scopriranno una molla, due cilindri di metallo e il perno e sarà possibile togliere agevolmente la placca.

Come puoi vedere, i metodi sono diversi e ti eviteranno di dover tornare al negozio e perdere altro tempo.

Le etichette antitaccheggio

Le etichette antitaccheggio possono essere sia adesive che rigide e permettono di contenere il codice a barre che si trova su ciascun prodotto.

Il personale che si trova presso la cassa può disattivare l’etichetta a distanza, quando è necessario, consentendo un ottimo risparmio di tempo.  

Le etichette sono facilissime da applicare anche su oggetti molto piccoli.

Le etichette elettromagnetiche hanno una piccola striscia in lega di metallo, che è facilmente riconoscibile dalla barriera.

Le barriere antitaccheggio

Le barriere antitaccheggio sono di solito piazzate in prossimità delle uscite dai negozi o dai magazzini.

La loro semplice presenza svolge efficacemente un ruolo deterrente in quanto da sola spesso basta a far diminuire i furti in maniera anche significativa.

Le barriere più utilizzate sono la RF (Radio Frequenza) e la AM (Acusto Magnetico), con sistemi che si programmano e si configurano tramite personal computer e un software dedicato.

Le barriere antitaccheggio rilevano il passaggio di placche antitaccheggio rigide o adesive che non siano state rimosse o disattivate alle casse, cosa che succede di solito al momento del pagamento.

Di solito un sistema antitaccheggio si compone di:

  • antenne antitaccheggio: si tratta di pannelli a vista con l’elettronica inclusa oppure comandati da una centrale esterna
  • sistemi a scomparsa: sistemi installati sotto traccia lungo tutto il perimetro della porta oppure nel pavimento
  • sistemi RFID: sistemi dove c’è un lettore posto in alto sopra l’ingresso/uscita e che forma un cono di azione entro il quale un’etichetta rigida o adesiva viene rilevata
  • disattivatori di etichette: da incasso o in appoggio, servono per togliere le placche rigide e le etichette adesive dai prodotti in vendita
  • rilevatori di borse schermate: rilevano il passaggio di masse di metallo. 

Come togliere l’antitaccheggio: la placca

La placca antitaccheggio è l’accessorio che, assieme alle antenne rilevatrici installate vicino all’uscita dei negozi, fa sì che funzioni il sistema di sicurezza antitaccheggio. 

La placca antitaccheggio ha al proprio interno un involucro di plastica che contiene del materiale metallico con proprietà ferromagnetiche. Queste lamelle vibrano quando vengono sollecitate dal campo magnetico generato dalle antenne antitaccheggio.

Il segnale che le lamelle emettono vibrando per via della sollecitazione del campo magnetico viene intercettato dal ricevitore collocato nelle antenne antitaccheggio.

Ecco perché scatta l’allarme.

Come funziona il distaccatore antitaccheggio

Accessorio antitaccheggio di fondamentale importanza, il distaccatore viene utilizzato alle casse, al momento del pagamento dell’articolo acquistato, per togliere le placche antitaccheggio.

In tal modo il cliente che ha regolarmente pagato potrà passare dall’uscita senza che si attivi alcun allarme.

Il distaccatore antitaccheggio funziona grazie a un potente magnete: la placca antitaccheggio verrà staccata dai prodotti al momento del loro regolare passaggio in cassa per il pagamento della merce.