Come si chiama il verso del gufo?

Se è dal 1993 che cerchi di imparare come fanno per parlare fra di loro gli animali e ancora non hai scoperto come fa il coccodrillo, potresti avere una lacuna simile anche per un’altra creatura, più piccola, con meno denti e con più piume. 

Il cane abbaia, il gatto miagola, la mucca muggisce e la pecora bela, quindi sai dirci come si chiama il verso del gufo? Il gufo bubola!

Come si chiama il verso del gufo?

Il famoso “uh-uh” emesso da queste meravigliose creature, si chiama bubolo. 

In latino il gufo veniva chiamato “bubo”, da qui il termine “bubolare” che significa “voce cupa, lamento” riferito proprio al vociare monosillabico e profondo dei gufi.

Come si chiama il piccolo del gufo?

Come per la maggior parte dei volatili, ci si può riferire ai piccoli del gufo utilizzando il termine “pulcini” (se appena schiusi) o “pulli” (se un po’ più cresciuti, ma non ancora in grado di badare a se stessi o di volare). 

Risulta invece meno corretto scegliere di chiamarli “gufetti”, in quanto con questo vocabolo si indicano delle specie di gufi di dimensioni più ridotte come l’assiolo.

Che colore ha il gufo?

La colorazione del piumaggio dei gufi vira sulle sfumature dei marroni più o meno intensi striati di nero, che rendono possibile la mimetizzazione dell’animale in prossimità dei tronchi e dei rami degli alberi sui quali si posano. 

Il becco è solitamente di colore nero, così come i forti artigli prensili.

Unica eccezione cromatica sono le iridi dei loro grandi e tondi occhi, che per il gufo comune o il gufo reale, ad esempio, sono di un vivido colore giallo.

Dove fanno i nidi i gufi?

Raramente gli strigiformi costruiscono il proprio nido. 

Diciamo che sono un po’ svogliati in questo senso, prediligendo dei ripari già pronti all’uso e subito disponibili! Come cavità nei tronchi di vecchi alberi, anfratti nella roccia, o (meglio ancora) vecchi nidi costruiti e in seguito abbandonati da altri uccelli.

Solo alcune determinate specie di gufo (e solo occasionalmente) nidificano a terra.

Che colore ha gli occhi il gufo?

I gufi hanno dei bellissimi occhioni tondi. 

A differenza di altri rapaci che sono più sensibili alla luce del giorno e che presentano occhi molto scuri, le grandi iridi dei gufi sono in genere di colore chiaro, di norma un bel giallo acceso.

Che rumore fa il gufo?

Il gufo emette un caratteristico verso molto profondo e ripetitivo, simile a un “uh-uh”, che si chiama bubolo.

Il bubolare del gufo è segno di tranquillità dell’animale, che quando è irritato emette un fischio stridulo, gonfiando il piumaggio e battendo minacciosamente il becco.

Come vede il gufo?

Il gufo è un rapace notturno, ed è quindi in grado di percepire perfettamente anche la più flebile delle luci, nonché di distinguere qualsiasi cosa che sia in movimento anche in assenza di fonti luminose. A differenza dei cugini barbagianni, non è infastidito dalla luce del giorno.

I suoi occhi, però, non si possono muovere nella cavità orbitale, pertanto per guardarsi intorno il gufo è costretto a girare tutta la testa.

Come si difende il gufo reale?

Il gufo reale è un animale molto territoriale! Quando si sente minacciato spalanca gli occhi, emette un verso acuto e sgradevole, gonfia tutte le piume del suo corpo e apre le grandi ali mettendole al di sopra della testa in modo da apparire più grosso e quindi più minaccioso. 

Inoltre crocchia ripetutamente il becco e se necessario usa i grandi artigli acuminati contro l’invasore.

Che verso fa l’assiolo?

Si tratta di uno dei rapaci notturni più piccoli. 

Emette (a volte anche per diverse ore consecutive) un verso nasale non particolarmente intenso che somiglia tanto a un “chiù”. Proprio questo suono ha conferito all’assiolo il suo nome popolare.

Perché l’assiolo canta?

L’assiolo è un rapace migratore ed è presente sul territorio italiano da marzo a settembre.
Il suo canto ha ispirato un vecchio detto toscano, ovvero “Quando canta l’assiolo, contadin pianta fagiolo”, per indicare che al sentire il suo verso coincide l’arrivo della bella stagione.

Come fa il verso dell’allocco?

Tra gli strigidi più vociferi spicca sicuramente l’allocco, con la sua voce molto acuta che si differenzia tra gli esemplari femmine e maschi. Questi ultimi infatti emettono un suono che ricorda moltissimo quello di un ululato, mentre le femmine hanno un canto più squillante che spesso viene scambiato per quello di una civetta.

Come liberarsi di un assiolo?

Gli assioli come tutti i rapaci non costituiscono in alcun modo un problema per l’uomo, pertanto non è accettabile pensare di liberarsene! 

Se invece hai trovato un esemplare in difficoltà, ti suggeriamo di contattare il più vicino centro di recupero di avifauna che potrà prestare soccorso alla bestiola se adulta e ferita o impossibilitata a volare. Se invece si tratta di un pullo in pericolo di vita perché finito su una strada o in un cortile a portata di predatori (come un gatto), va spostato e messo in sicurezza, ma senza allontanarlo troppo in modo che i genitori possano trovarlo e nutrirlo. Fai attenzione però a non toccarlo con le mani nude per non lasciare il tuo odore addosso al piccolo, mamma e papà potrebbero abbandonarlo per questo!

Cosa fare se si sente il canto della civetta?

Da tempi immemori la civetta è stata tra le altre cose un simbolo di sfortuna. Si dice infatti che chi ne oda il canto di notte debba stringere forte i pugni per neutralizzarne il potere maligno.
Ovviamente queste sciocchezze sono solo il frutto di un’ignoranza medievale che mal si presta ai nostri giorni, nei quali possiamo finalmente sentire una civetta cantare e sperare di poterla vedere in tutta la sua piumata bellezza appollaiata su un albero vicino.

Cosa vuol dire sentire cantare la civetta di notte?

Oltre ad essere considerata un simbolo di saggezza e di antica conoscenza, alla civetta è sempre stato attribuito un potere magico oscuro e maligno. Sentirla cantare di notte per i contadini era presagio di sventura e di morte.

Va da sé che tutte queste sciocche credenze popolari si sono fortunatamente perse nel corso del tempo, quindi ad oggi se riuscirai a sentire il verso della civetta di notte ti suggeriamo di aguzzare la vista, perché ti potrebbe capitare la fortuna di vederne una spiccare il volo da un ramo non troppo lontano da te!

Dove stanno le civette di giorno?

Essendo un animale prevalentemente notturno, la civetta durante il giorno si riposa in prossimità del suo nido. Solitamente abita in prossimità di frutteti, ma non disdegna le torri, le arcate, i portici e le soffitte cittadine.