Come impostare aria calda condizionatore?

I condizionatori di ultima generazione contengono la funzionalità inverter, in pratica possono emettere sia aria calda sia aria fredda.

Non tutti sanno che esiste questa funzione nei climatizzatori.

Infatti, è piuttosto scontato che una famiglia installi un condizionatore per sopravvivere alla calura estiva.

Ma può usare anche questo apparecchio per riscaldare la casa durante l’inverno.

Però molti non sanno bene come si fa ad impostare la temperatura calda al posto di quella fredda.

Quindi come impostare aria calda condizionatore?

Condizionatore aria calda: come usarlo d’inverno

I condizionatori più moderni sono dotati di una pompa di calore e anche di un inverter.

Gli inverter sono dispositivi elettrici, si installano all’interno del motore dei condizionatori e permettono di modulare l’emissione della temperatura dell’aria.

I condizionatori più moderni, quindi, sono davvero molto comodi e utili.

Infatti, permettono di combinare le funzionalità di una stufa a gas tradizionale con quelle di un sistema di raffreddamento.

Con un unico impianto, perciò, potremo produrre aria calda in inverno e aria fredda in estate.

Usare il condizionatore “al contrario” non è affatto difficile, è sufficiente impostare la funzione corrispondente.

Di solito il simbolo aria calda si trova facilmente sul telecomando.

La modalità di riscaldamento si chiama spesso “modalità heat”, all’inglese.

La cosa più semplice per memorizzare come passare da una modalità all’altra è ricordare che sul telecomando condizionatore la modalità freddo è rappresentata da un fiocco di neve mentre la modalità riscaldamento dal sole.

In caso sul telecomando non ci fossero i simboli, basterà premere il tasto “mode”, che permette di scorrere le varie funzioni e di selezionare quella desiderata.

Ricapitoliamo: i climatizzatori più nuovi permettono non solo di rinfrescare e deumidificare l’aria all’interno della casa durante le più torride giornate estive.

Ma hanno anche la funzione “riscaldamento”: grazie alla pompa di calore possono cioè emettere aria calda e riscaldare gli ambienti domestici durante le giornate più fredde e invernali.

Vediamo ora più nel dettaglio qualche consiglio su come impostare la temperatura giusta in base alla stagione, così da non incidere troppo sui consumi energetici e sul portafoglio.

Come selezionare la temperatura dell’aria calda del condizionatore

Per selezionare la temperatura dell’aria desiderata basta usare gli appositi pulsanti sul telecomando.

Di solito i due pulsanti presenti hanno come simboli + e -, oppure una freccia verso l’alto e una verso il basso.

Impostare la giusta temperatura è fondamentale sia per una questione di comfort che di spesa.

Se non si vuole avere un impatto energetico troppo elevato (e una bolletta super salata), allora non è consigliabile impostare una temperatura di 20 gradi in inverno (qualche grado in più solo nelle giornate particolarmente fredde) e di 24-25 gradi in estate, anche nelle giornate più calde.

Ovviamente queste sono linee guida generali, che vanno riviste in base alle singole specifiche.

Alcuni fattori che possono influire, e anche di molto, sulla temperatura da impostare sono le dimensioni della stanza o della casa, il numero degli occupanti,  la qualità dei serramenti, la presenza o meno dei doppi vetri, l’isolamento della casa e l’esposizione solare.

A questi fattori oggettivi se ne aggiungono altri di soggettivi, quali particolari esigenze personali, l’età delle persone che vivono nell’ambiente e così via.

I vantaggi del condizionatore ad aria calda

Ma usare un condizionatore per emettere aria calda al posto di termosifoni e stufe conviene davvero?

Questa opzione ha sia pro che contro.

Tra i pro c’è senz’altro la velocità: con la pompa di calore un ambiente si scalda molto più rapidamente.

Spesso, dopo soli 15 minuti dall’accensione la stanza sarà bella calda.

Per contro, però, una volta spento il climatizzatore il calore tenderà a svanire più in fretta.

Stufe e termosifoni, invece, impiegano più tempo a riscaldare un ambiente ma mantengono più a lungo la temperatura (perché rimanendo caldi continuano a emettere calore).

Va valutata anche la questione gas.

In alcune case non arriva il gas metano, quindi potrebbe essere preferibile usare l’energia elettrica anche per il riscaldamento.

Ma questo andrà valutato di anno in anno, viste le continue flessioni di mercato e gli aumenti in bolletta per tutte le materie prime (elettricità inclusa).

Quando conviene il condizionatore per riscaldare

In molti casi la cosa più conveniente da fare è integrare il normale impianto di riscaldamento con la pompa di calore del condizionatore.

Si può utilizzare per scaldare di più una stanza o anche tutta la casa, per esempio nei condomini in cui è presente un impianto di riscaldamento centralizzato.

Chi vive in una zona con un clima particolarmente mite, come nel sud Italia, spesso non ha nemmeno un impianto di riscaldamento classico (con termosifoni).

In questo caso è senz’altro conveniente usare il condizionatore per stemperare le occasionali giornate d’inverno che si possono rivelare più rigide del normale.

Gli inverter dei condizionatori consumano meno elettricità in paragone al gas consumato dalla caldaia, quindi nella maggior parte dei casi si può ottenere un buon risparmio con un heat condizionatore.

Come detto prima, comunque, ci sono altri fattori in gioco.

L’impianto e la casa devono rispettare i più alti standard di efficienza energetica.

Inoltre ci si può informare presso ditte competenti in merito agli Ecobonus e alle agevolazioni fiscali che spesso vengono applicati a chi esegue lavori per aumentare la classe energetica (con detrazioni fino al 65%).

Aria calda condizionatore: quando non conviene

Lo ripetiamo: prima di utilizzare il climatizzatore per riscaldare la casa d’inverno è importante valutare se la cosa conviene a livello economico e ambientale.

Non sempre infatti conviene usare questa funzionalità durante i mesi più freddi.

Molti esperti consigliano di fare una prova, magari per una settimana o due, e poi valutare i risultati.

Se i consumi non aumentano in modo eccessivo rispetto alla lettura relativa allo stesso periodo, allora forse l’opzione pompa di calore fa al caso nostro.

Chi vive in regioni particolarmente fredde, comunque, spesso troverà molto più efficace ed economico un metodo di riscaldamento più tradizionale (come la stufa a legna e i termosifoni).

Quando la temperatura è prossima allo zero o inferiore, infatti, è saggio usare il condizionatore per emettere aria calda solo a scopo integrativo, come supporto all’impianto di riscaldamento a gas, legna o pellet.