Come capire quando una verruca è morta?

Con il termine verruche si fa riferimento a delle lesioni a livello epidermico, di natura benigna, causate in linea generale dal papilloma virus umano.

Fastidiose e antiestetiche, esse possono spuntare in ogni parte del corpo e con morfologie differenti. 

Sebbene le verruche tendono a scomparire spontaneamente, possono talvolta essere resistenti e perdurare addirittura per mesi. 

In tali casi, può essere necessario ricorrere a dei trattamenti più aggressivi per eliminarle. 

Tra le metodiche più utilizzate possiamo menzionare per esempio, la crioterapia con l’azoto liquido o farmaci iniettabili.

Attraverso questi sistemi, la morte della verruca è garantita.

Ma come capire quando una verruca è morta? Scopriamolo.

Di conseguenza, cosa fare dopo bruciatura verruca?

Chi nella vita non ha mai avuto una verruca

Fastidiose e per nulla belle da vedere, spuntano come funghi in ogni parte del corpo, in particolare su viso e piedi.

Causate dal papilloma virus umano, ne esistono tipologie differenti con altrettante morfologie diverse. 

La loro trasmissione può avvenire tramite autoinoculazione ma studi scientifici hanno dimostrato che la loro diffusione può dipendere anche da fattori immunologici.

A prestare particolare attenzione a queste lesioni epidermiche devono essere in particolare i soggetti immunodepressi che sono quelli a maggior rischio di sviluppare lesioni difficili da trattare e controllare.

Le verruche possono avere forme diverse e la diversità delle stesse si deve alle varianti del papilloma virus umano.

Sebbene la maggior parte delle verruche si manifestino in maniera asintomatica, senza sintomi specifici, ce ne sono alcune che sono dolenti o lievemente fastidiose, soprattutto se localizzate sotto la pianta del piede.

Lo sapevi che è possibile sbarazzarsi delle verruche bruciandole?

Ebbene sì, hai letto bene: le verruche si possono, e in taluni casi è necessario, bruciare.

Anche se esistono dei farmaci da utilizzarsi a livello topico, la maggior parte di essi non dà purtroppo l’effetto sperato.

Spesso scompaiono solo gli inestetismi ma non il virus: ecco allora che bruciarle può rivelarsi la soluzione migliore.

In che modo avviene la bruciatura delle verruche? 

Attraverso la crioessiccazione eseguita con l’impiego di azoto liquido, per citare solo una delle metodiche più diffuse ed efficaci. 

Ma questa non è l’unica opzione: è possibile sottoporsi anche a dei trattamenti che prevedono l’utilizzo del laser che penetra con dei fasci di luce fino alla radice sradicando la verruca. 

È un trattamento da eseguirsi in ambulatorio o in ospedale e a farlo deve essere necessariamente un medico. 

Ti assicuriamo che la verruca scomparirà e sarà solo un lontano ricordo. 

Generalmente, sia in caso di crioessiccazione che di utilizzo del laser, al paziente viene somministrato un anestetico locale.

Per quanto riguarda la metodica della crioessiccazione, i risultati sono davvero incoraggianti. Quest’ultima si è rivelata efficace come sistema per rimuovere del tutto le verruche: l’azoto liquido è in grado di trasformare la verruca in una sorta di piccola vescicola di ridotte dimensioni, che verrà poi automaticamente assorbita.

Anche se si opta per il laser, i risultati sono positivi e immediati: non solo la verruca verrà colpita in profondità ma anche il virus che sarà neutralizzato.

Il laser, rispetto alla crioessiccazione, è un trattamento più invasivo ma che risolve il problema delle verruche definitivamente.

Cosa fare dopo aver bruciato la verruca?

Assolutamente nulla, bisogna solo aspettare la guarigione dell’epidermide. 

Generalmente, la guarigione della lesione si verifica nell’arco di pochi giorni. 

L’unica cosa che potresti fare è utilizzare, sempre dietro consiglio e/o prescrizione medica, degli antisettici locali per scongiurare il rischio di infezioni.

Potrebbe infatti capitare che si venga a formare una bolla: in tale caso, sarà sufficiente disinfettarla e farla scoppiare attraverso l’ausilio di un ago che deve essere assolutamente sterile.

Anche la domanda è: quanto ci mette a guarire una verruca bruciata?

Una verruca bruciata ci impiega poco tempo per guarire, in media solo alcuni giorni ma le tempistiche variano in base al soggetto e potrebbero essere anche più lunghe.

Se per sbarazzarti delle fastidiose verruche hai deciso di ricorrere alla crioterapia, sappi che essa è davvero efficiente ma può causare degli effetti collaterali come bruciore o arrossamento della zona sottoposta al trattamento che dovrebbero durare però solo pochi minuti.

Nei giorni seguenti alla crioterapia, potrebbero comparire delle bolle che poi diventano croste. 

Il consiglio è di non toccarle per evitare il rischio di infezioni.

Generalmente, i tempi di guarigione vanno da un minimo di 10 giorni a un massimo di 20, ma ripetiamo, le tempistiche potrebbero essere anche più lunghe, addirittura potrebbero volerci mesi per sbarazzarsi di esse.

In questo arco temporale, la lesione tenderà a scomparire del tutto senza lasciare nemmeno una cicatrice.

Tenendo presente questo, come togliere verruca morta?

Come detto poc’anzi, le verruche sono delle lesioni causate da alcuni ceppi del papilloma virus umano.

Si presentano come delle protuberanze ipercheratosiche localizzate a livello cutaneo, fastidiose, antiestetiche e talvolta anche dolenti. 

Hanno una forma semisferica e sfumature grigio-giallastro.

Le verruche possono essere:

  • Comuni o volgari
  • Piane: queste sono piccole, numerose e asintomatiche, difficilmente riconoscibili, compaiono soprattutto sulle mani e sul viso
  • Plantari: sono quelle che spuntano sotto la pianta del piede e sono perlopiù dolorose
  • Ano-genitali: sono quelle che compaiono in prossimità dell’ano o dei genitali.

Generalmente, diverse sono le cause che concorrono allo sviluppo delle verruche come:

  • Lesioni cutanee che favoriscono lo sviluppo del papilloma virus umano
  • Indebolimento delle difese immunitarie per fattori come stress o patologie debilitanti
  • Utilizzo promiscuo di asciugamani, indumenti intimi e accappatoi
  • Scarsa igiene intima e cutanea
  • Eccessiva esposizione alla luce solare

La diagnosi avviene attraverso una visita dermatologica. 

Tenendo presente tutte queste informazioni, come togliere una verruca morta?

Studi dermatologici hanno dimostrato che in linea generale, le verruche tendono a scomparire spontaneamente nell’arco di un anno, una tempistica giusta ma che potrebbe essere accelerata con il ricorso ad alcune pratiche sanitarie.

Ecco alcuni metodi per eliminare le verruche morte:

  • Acido salicilico: l’acido salicilico è il principio fondamentale dell’aspirina. Sicuramente è tra i trattamenti più efficaci per rimuovere le verruche. Ha effetti collaterali minimi e lo puoi trovare sotto forma di lozione, gel o cerotti. Come applicarlo? Innanzitutto bisogna bagnare la verruca per 10-15 minuti e applicare poi sopra l’acido salicilico, meglio ancora se la verruca viene leggermente limata. Ripetere questo trattamento per due volte al giorno per 12 settimane.
  • Congelamento: la tecnica del freddo è un’altra ottima metodica per sbarazzarsi delle verruche morte. Consiste nell’utilizzo dell’azoto liquido da applicare sulla verruca e nella zona ad essa circostante. Generalmente con questa tecnica potrebbero essere necessarie anche tre sedute da un dermatologo o medico. Studi hanno dimostrato che la crioterapia o crioessiccazione e l’acido salicilico sono metodi assolutamente efficaci per eliminare le verruche morte.
  • Nastro adesivo: metodo meno efficace ma ugualmente funzionante. Consiste nell’indossare cerotti con nastro adesivo sulle verruche per 6 giorni, al termine dei quali sarà necessario rimuovere i cerotti, bagnare e limare le verruche e lasciarle scoperte durante la notte.
  • Farmaci: talvolta questi metodi sopraindicati potrebbero non funzionare e quindi sarà necessario ricorrere a dei farmaci come l’immunoterapico imiquimod, utile soprattutto per le verruche plantari e ano-genitali.

Cosa fare dopo la crioterapia?

La crioterapia è oggi uno dei trattamenti più utilizzati ed efficaci per l’eliminazione delle verruche. 

In cosa consiste?

Semplicemente la verruca viene ricoperta con azoto liquido per alcuni secondi, attraverso uno spray o ovatta imbevuta. 

L’azoto liquido arriva a una temperatura di -200 gradi generando un temporaneo congelamento della verruca. 

Attraverso il freddo si vanno a distruggere le cellule che contengono il papilloma virus umano, causa principale della formazione delle verruche.

Il trattamento è rapido e indolore, non c’è bisogno solitamente dell’anestesia. 

Potrebbe essere solo un po’ fastidioso: l’azoto liquido crea infatti una sensazione di bruciore e schiarisce la pelle. 

Poche ore dopo il trattamento potrebbe verificarsi anche un indolenzimento della zona trattata che rientra nel giro di poco tempo. 

La guarigione dalle verruche di solito avviene in pochi giorni ma potrebbero volerci più sedute per ottenere risultati ottimali.

La crioterapia non è indicata per:

  • Pazienti con ipersensibilità al freddo
  • Pazienti con arteriopatie
  • Bambini di età inferiore ai sei anni
  • Pazienti con malattia di Raynaud

Non spaventarti se dopo la crioterapia ti ritrovi con una bolla sulla zona trattata, è un comunissimo effetto del freddo.

La bolla potrebbe contenere siero o sangue ma niente panico, si riassorbe spontaneamente nel giro di pochi giorni.

Se la bolla si rompe o la si buca con ago sterile, procedere immediatamente a disinfettare la zona dolente.

Cosa succede se sanguina una verruca?

Potrebbe capitare che la fastidiosa verruca che si è formata sul tuo viso o sotto al tuo arco plantare cominci a sanguinare. 

È questa una condizione comune che non deve farti allarmare. 

Se la pelle diventa rossa, se la verruca e la zona ad essa circostante iniziano a fare male, se la stessa neoformazione si rompe e comincia a sanguinare, consulta il tuo medico.

Devi sapere però che le verruche hanno una propria irrorazione ed innervazione, quindi è normale che possano anche sanguinare

Generalmente se le verruche sanguinano è perché si è cercato di toglierle da soli e attraverso sistemi non propriamente adeguati. 

Le papille dermiche, intrecciate con anse vascolari, potrebbero rompersi e causare il classico sanguinamento. 

In tali casi, procedi a disinfettare la zona con antisettico locale e rivolgiti al tuo dermatologo.


Fonti: