Come capire se ho mal di schiena o mal di reni?

Sappiamo tutti quanto un mal di schiena possa essere doloroso.

Ma coloro che hanno sperimentato una colica renale, sanno altrettanto bene quanto può essere atroce.

A volte, però, ci si può porre il dubbio se possa essere l’uno o l’altro. Effettivamente molti sintomi sono del tutto simili tra loro e possono essere confusi.

Eccoci qui in questo articolo su come capire se ho mal di schiena o mal di reni.

Come capire se ho mal di schiena o mal di reni

Mal di schiena e dolore ai reni sono accompagnati dalle stesse, o quasi, sintomatologie. Soprattutto per quanto riguarda il dolore.

Vediamo meglio nel dettaglio come distinguere le due patologie.

Come sfiammare i reni?

I reni sono fondamentali per il funzionamento del nostro intero organismo.

Per depurare i reni basta bere molta acqua, quando questi funzionano bene.

Si sconsiglia il consumo di alcolici. Mentre molto consigliato è il consumo di :

  • Frutta
  • Cereali
  • Finocchi
  • Cetrioli
  • Cicorie
  • Radicchio rosso

Come ci si accorge di aver espulso un calcolo?

Un calcolo renale è quasi sempre accompagnato da una colica. Questa rappresenta la sintomatologia più evidente, con dolore lancinante.

Quando si espelle un calcolo, a seconda delle dimensioni, lo si può sentire passare attraverso l’uretra. Questo è il tubo ultimo che consente l’escrezione della pipì.

Qualora sia piccolo, è possibile comunque udire un tintinnio del calcolo nel momento in cui colpisce la porcellana del nostro gabinetto.

Come capire se si ha un’infezione ai reni?

Il sintomo tipico di una colica renale o comunque di un’affezione ai reni è sicuramente il dolore nella parte inferiore della schiena.

Altri sintomi che si presentano durante tale problematica sono:

  • Tremore
  • Brividi
  • Dolore al fianco
  • Perdita di appetito
  • Nausea
  • Febbre

Quando la cistite arriva ai reni?

La cistite può anche causare dolore alla schiena. Questo quando l’infiammazione percorre, salendo, il tratto urogenitale.

Fattori che indicano che i tuoi reni stanno chiedendo aiuto


Domande correlate

Come capire se i reni non funzionano bene?

I sintomi di un’insufficienza renale possono essere vasti. Questo dipende dalla gravità dell’insufficienza stessa. Altra influenza è data dal numero di reni coinvolti.

Ad ogni modo i sintomi tipici sono:

  • Riduzione del volume delle urine.
  • Riduzione della frequenza di minzione.
  • Ritenzione idrica
  • Gonfiore
  • Sonnolenza
  • Affaticamento
  • Difficoltà respiratorie quando i liquidi si accumulano nei polmoni.

Cosa si sente quando si espelle un calcolo renale?

Un calcolo è letteralmente un sassolino che si forma nei reni per poi uscire passando per l’uretere e la vescica.

Finché il calcolo “cammina” lungo l’uretere può causare forti coliche renali. Arrivato alla vescica, questo può essere espulso.

A seconda delle dimensioni del calcolo è possibile avvertire:

  • Difficoltà nella minzione
  • Dolore per il passaggio del calcolo
  • Sangue nelle urine

Quando il calcolo scende in vescica?

Il calcolo si forma all’interno del rene, nei tubuli atti a concentrare le urine.

Una volta che si è formato il calcolo, questo tenderà a scorrere lungo il tubulo collettore per arrivare all’uretere. Il passaggio è favorito dalla spinta dell’urina neoformata.

Il passaggio del calcolo dal rene alla vescica può richiedere anche diversi giorni.

Cosa fare dopo aver espulso il calcolo?

Normalmente una volta espulso un calcolo, questo deve essere esaminato.

Il medico effettuerà un’analisi qualitativa dello stesso. Questo serve a comprendere le motivazioni che hanno portato alla sua formazione.

Cosa bere per purificare i reni?

L’importante, per affrontare una qualsiasi problematica a livello renale, è bere davvero molta acqua.

Questo soprattutto quando si è in presenza di calcolosi renali.

Spesso viene consigliata un’acqua minimamente mineralizzata. Questo perché l’acqua, definita, leggera, ha un bassissimo contenuto di sali disciolti.

Cosa succede se un calcolo renale non viene espulso?

Un calcolo va a compromettere la funzionalità renale.

Se entro un mese questo non è stato espulso in maniera naturale, sarà necessario intervenire. Ciò per evitare ulteriori complicazioni quali:

  • Infezioni
  • Danni traumatici
  • Insufficienza renale

Quanto tempo ci vuole per formarsi un calcolo ai reni?

I calcoli renali si possono strutturare in un tempo variabile che va dai 2 ai 5 anni.

Ciò dipende dalla tipologia di materiale che li formano, dalla dieta seguita e dalla predisposizione genetica. 

Cosa si può bere per sciogliere i calcoli renali?

Le piante ricche di mucopolisaccaridi mantengono disciolti i sali minerali nelle urine.

L’utilizzo, invece, di tisane a base di piante con attività diuretica e spasmolitica aiuta molto ad espellere più velocemente i calcoli.

Come si eliminano i calcoli alla vescica?

Solitamente i calcoli che arrivano fino alla vescica, possono essere eliminati naturalmente andando semplicemente in bagno ad urinare.

Altrimenti esistono tecniche più o meno invasive che facilitano o permettono direttamente l’eliminazione del calcolo della vescica.

Come si operano i calcoli alla vescica?

I calcoli alla vescica possono essere operati tramite la litotrissia endoscopica per via ureteroscopica.

Questa procedura non implica alcuna incisione. Difatti permette di frantumare e asportare il calcolo tramite uno strumento endoscopico.

L’intervento si esegue in anestesia spinale. Lo strumento viene inserito nella vescica attraverso l’uretra.

Come si può eliminare la renella?

La renella è la presenza di sali non disciolti all’interno delle urine. Questi non hanno ancora formato calcoli, ma potrebbero farlo.

Per evitare che ciò accada è consigliato bere molta acqua oligominerale ogni giorno. Così come è sconsigliato trattenere l’urina e cercare di bere anche tisane diuretiche.

Quanto ci mette a passare la renella?

La renella è un disturbo che ha una durata variabile e per questo non può essere definita.

Un decorso clinico tipico della renella per questo non esiste.

Solitamente la sintomatologia acuta, caratterizzata da bruciori e dolori, risulta scomparire spontaneamente.

Quando ciò non succede, i sintomi possono essere alleviati attraverso l’uso dei farmaci.

Quale antidolorifico si può usare per la colica renale?

Gli antidolorifici sono sicuramente i farmaci più utilizzati in caso di colica renale.

Nello specifico si utilizzano i FANS, cioè gli antinfiammatori non steroidei. Tra i più utilizzati abbiamo:

  • L’ibuprofene, come il brufen
  • Il diclofenac, come il dicloreum
  • Il ketorolac, come il toradol

Come capire se si ha una colica?

I sintomi della colica possono durare per ore, alternati a momenti di quiete con momenti di dolore intenso.

Si dice che il dolore di una colica renale è secondo solo al parto.

Tra i sintomi tipici ci sono:

  • Dolore lancinante nella zona lombare
  • Febbre
  • Sudorazione
  • Tremore
  • Pallore e stanchezza
  • Nausea e vomito
  • Meteorismo 

Quali sono i sintomi di un blocco renale?

Un’insufficienza renale acuta viene anche definita normalmente blocco renale.

I sintomi tipici di tale patologia sono:

  • Diminuzione del volume delle urine
  • Diminuzione della frequenza di minzione
  • Difficoltà respiratorie
  • Ritenzione idrica
  • Gonfiore
  • Sonnolenza
  • Stanchezza

Nei casi più gravi si può addirittura arrivare alle convulsioni e al coma. 

Come capire se i reni stanno bene?

Per valutare la salute renale possono essere effettuati diversi esami di laboratorio.

Molto spesso bastano delle semplici analisi del sangue e delle urine per comprendere la salute dei nostri reni.

Ad esempio i livelli di albumina sono un importante indicatore per rilevare problematiche al fegato e ai reni.

Ma anche la valutazione della velocità di filtrazione glomerulare.

Quando il valore della creatinina è preoccupante?

La creatinina è una sostanza di rifiuto che viene eliminata dai reni attraverso l’urina. Tale sostanza viene prodotta dai nostri muscoli.

Questa viene quindi liberata dai muscoli nel sangue, per raggiungere i reni ed essere secreta.

Un valore di creatinina alto nelle analisi del sangue è indice di compromissione renale.

Come sciogliere i calcoli di ossalato di calcio?

Prima di tutto, andando a ridurre il consumo di cibo contenente ossalato, andiamo a diminuire la possibilità di formazione di calcoli.

Possono poi essere utilizzati diversi farmaci per sciogliere ed eliminare i calcoli di ossalato di calcio.

Tra questi ci sono gli agenti alcalinizzanti. Ad esempio i citrati inibiscono la formazione e la crescita di cristalli di calcio.

Anche i diuretici tiazidici sono una valida alternativa per evitare la formazione di calcoli renali. Inoltre possono aiutare ad espellerli.

Come espellere un calcolo renale di 1 cm?

Un calcolo renale della dimensione di un centimetro viene considerato un calcolo di piccole dimensioni.

Nonostante ciò, quando le dimensioni si attestano a tale diametro, e comunque non più di 1,5-2 centimetri, si preferisce agire prima che il calcolo superi la vescica.

Una tecnica non invasiva utilizzata è la litotrissia extracorporea ad onde d’urto.

Questa terapia sfrutta un macchinario che, tramite onde d’urto, disintegra il calcolo, riducendo le dimensioni.

Come sciogliere i calcoli renali di acido urico?

I calcoli di acido urico sono dovuti ad un’alta concentrazione di questo acido nel sangue.

Per diminuire la stessa si possono utilizzare integratori alimentari di sali alcalini. I più utilizzati sono sicuramente il citrato di potassio.

Questi integratori riescono a correggere l’eccessivo carico di acido urico.

Fonti